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Quote latte, Zaia: “In Parlamento siamo aperti a miglioramenti”

Quote latte, Zaia: “In Parlamento siamo aperti a miglioramenti”

By Redazione

 

“Invito i contestatori a leggere bene il decreto sulle quote latte prima di formulare qualsiasi giudizio e incendiare le proteste”. Lo ha dichiarato il ministro delle
Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia a margine della conferenza stampa di presentazione della rassegna “Primavera Prosecco DOC 2009”, svoltasi il 18 febbraio
presso il Ministero.

“Abbiamo massimo rispetto del Parlamento, ha detto il Ministro, e del dibattito in sede parlamentare. Per noi non si tratta di un iter formale. Anzi, il passaggio dalle
Commissioni e il confronto, anche serrato, ci consentiranno di migliorare questo provvedimento”.

“Saremo noi stessi, ha reso noto Zaia, a presentare degli emendamenti migliorativi per fare di questo decreto uno strumento ancora più efficace. Però voglio sfatare
alcune leggende che circolano sul provvedimento e che non hanno ragione di esistere. La prima è che il calo del prezzo del latte dipende da questo decreto. I prezzi non vengono
certo determinati per legge: i mercati sono stagnanti, prova ne sia che anche la Germania è in difficoltà. Nel nostro Paese entra latte a spot anche a 10-15 centesimi,
vale a dire che cinque o sei litri di latte equivalgono a un caffè”.

“La seconda diceria che voglio smentire è che questo decreto è, di fatto, una sanatoria. Non è assolutamente vero: dopo 25 anni, questo è il primo
decreto che fa pagare le multe a un interesse di oltre il sei per cento. Voglio ricordare che l’ultima rateizzazione, quella del 2003, è stata fatta ad interesse zero,
quindi in pratica in regime di aiuti di Stato”.

Il Ministro ha poi precisato che il decreto riguarda innanzitutto la distribuzione delle quote latte, e ha affermato: “In tempi non sospetti, ho voluto io stesso inserire nel
provvedimento un articolo che prevede la costituzione di un Fondo per ristrutturare i debiti delle aziende, i cui stanziamenti si possono eventualmente rimpinguare. Ma questo non ha
nulla a che vedere con la distribuzione delle quote latte. Mi dispiace che ci sia qualcuno che vuol far passare come propria questa idea. Detto questo, da parte nostra c’è
la più completa disponibilità, e ritengo che buona parte degli emendamenti che verranno presentati possano essere accolti”.

“Invito tutti, ha concluso Zaia, a individuare chi è il vero nemico, che non è all’interno delle 40.000 stalle che producono latte ma è fuori: il vero
nemico è il mercato. Dobbiamo armarci contro un mercato che è ostile, che non premia la qualità nazionale e che rischia di mettere in crisi l’intero comparto
lattiero-caseario. Noi non siamo refrattari ad alcun tipo di confronto, ma pretendiamo che ciò avvenga nell’alveo della correttezza istituzionale e che si smetta di
raccontare bugie, nelle varie assemblee organizzate in alcune parti d’Italia, su questo decreto”.

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