Quasi 8 mln di italiani comprano fiori nel ponte di Ognissanti

2 Novembre 2019
Secondo l’Associazione dei Florovivaisti Italiani, quasi 8 milioni di italiani comprano fiori nella ricorrenza dedicata ai defunti. Il ponte di Ognissanti, infatti, registra in assoluto il picco positivo per la commercializzazione dei fiori recisi. Il fiore più acquistato è come sempre il crisantemo.
La vendita di questo fiore, altrove chiamato la “margherita dai 16 petali”, è concentrata nella ricorrenza dei defunti solo in Italia. La tradizione è nata perché il crisantemo fiorisce proprio nel mese di novembre, ma in altri Paesi non viene associato al lutto, anzi, è simbolo di gioia! Non a caso è regalato in occasione di matrimoni.
Probabilmente la sua lunga durata (fino a 20 giorni) può aver contribuito a rendere il crisantemo la prima scelta per addobbare i nostri cimiteri, ma non solo. Questo fiore, infatti, è l’unico ad amare l’oscurità. Il bocciolo, per fiorire, ha bisogno di non essere esposto alla luce. I produttori, infatti, sono costretti a usare dei teli neri per non far penetrare i raggi di sole.
Le zone d’elezione per la sua produzione, che richiede attrezzature specializzate e manodopera esperta, concentrata soprattutto nella decade tra il 12 e il 23 ottobre, sono Toscana, Campania, Puglia e Liguria. Attualmente in commercio ci sono molte varietà, dalla più comune chiamata Spider (petali allungati e sottilissimi, tanto da ricordare le zampe di ragno), a quella più pregiata, la Turner.
Secondo l’Associazione dei Florovivaisti Italiani l’annata per la produzione di crisantemi è stata positiva e i prezzi in linea con il 2018, tuttavia registrano, come ogni anno, una progressiva riduzione delle aziende dedite alla produzione di questo fiore che ha bisogno di notevoli investimenti per le buone prassi di coltivazione.