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Prodi: «I 7 punti di Dini? Spunti di riflessione»

By Redazione

«Dini? Sono tutti spunti di riflessione, suggerimenti di cui terremo conto» è Romano Prodi a rispondere, interpellato sulla proposta in sette punti per il rilancio del
governo avanzata da Lamberto Dini. I parlamentari più vicini al Professore ribadiscono che le richieste dei diniani non possono stravolgere il programma dell’Unione presentato agli
elettori e sottoscritto nel 2006.

Dice Franco Monaco parlamentare del Pd e ulivista della prima ora: «Si tratta di spunti programmatici sui quali si può discutere, ma a tre condizioni. La prima: la
disponibilità al confronto deve arrivare anche da Dini. Se hanno il profumo della minaccia, non c’è aggettivo adatto per qualificarle». Rovati insiste: «Va bene ogni
proposta di carattere costruttivo» per l’esecutivo e la sua maggioranza, purché ricalchi il programma presentato agli elettori. Dini deve rispondere delle sue posizioni -spiega
Rovati- agli elettori innanzitutto. Non deve, infatti, giustificarsi del suo comportamento nei confronti di Prodi e del governo».

La lettera di Dini – La lettera di Dini e Natale D’Amico è una sorta di manifesto in sette punti. «Partecipiamo alla nuova fase proponendo le cose da fare nei prossimi mesi
per frenare il declino dell’Italia e riavviarla sulla strada dello sviluppo:
1) «Una decisa azione per la riduzione della spesa pubblica» ad esempio tagliando «il 5% dei lavoratori pubblici».
2) «Il ridimensionamento delle persone che vivono di politica» ad esempio con abolizione delle province.
5) «Realizzazione del sistema nazionale di valutazione dei risultati scolastici, per legare ogni incremento reale delle retribuzioni degli insegnanti a livello e dinamica della
preparazione scolastica degli allievi».
6) «Riduzione da 45 a 15 giorni della sospensione feriale dei termini processuali» contro i ritardi della giustizia.
7) «Ridimensionamento del ruolo della politica nella gestione della sanità pubblica».

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