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Prodi alla Ue: “Lasciateci lavorare: abbiamo obiettivi precisi”

By Redazione

Bruxelles – Il Premier Prodi, da Bruxelles, ha smentito le voci che riferivano di un colloquio intrattenuto con il commissario Ue Barrero sulla Finanziaria e sulle dichiarazioni che
Joaquin Almunia ha rilasciato ieri.

Il Professore, tuttavia, è tornato a ribadire che l’Italia terrà fede agli impegni presi con la Ue sulla riduzione del deficit: “Ora ci lascino governare: abbiamo dall’Europa
indicazioni di obiettivi precisi e noi li rispettiamo”, ha assicurato Prodi, precisando che ha verificato che durante il suo governo “i conti” sono “calati” e che anche con la nuova Finanziaria
si procederà con “un rigoroso e coerente rispetto dei conti pubblici”.
Secondo il premier, ora è il momento di pensare alla ripresa e allo sviluppo: “Vogliamo raggiungere un tasso di sviluppo per tornare ad essere tra i Paesi guida della crescita nell’Ue”,
ha annunciato, aggiungendo che, se negli ultimi 12-13 anni “non si fosse persa la coscienza dello sviluppo, non saremmo così, ma molto più avanti”.

Il professore, infine, ha ribadito che anche l’Italia ha ricevuto l’ok anche dall’Ocse: “Ci hanno riconosciuto tutti gli sforzi compiuti, addirittura l’Ocse ha definito i nostri aggiustamenti
‘impressive’ – ha spiegato il professore – Ma non può essere ‘impressive’ tutti gli anni, può essere ‘impressive’ un anno, ma deve essere ‘intelligence’ gli altri”.

Più drastico, invece, è stato il commento del Presidente della camera, Fausto Bertinotti, che ha definito Almunia un “gendarme dell’ortodossia”: “Non è una sorpresa, mi
pare che abbia improntato tutto il suo ruolo e la sua funzione in questa visione di gendarme dell’ortodossia – ha dichiarato Bertinotti – Uno la può rispettare, ma non è detto che
debba genuflettersi”.
Com’era ovvio, la discussione tra Prodi e la Commissione ha provocato una pioggia di critiche alla politica economica dell’Unione da parte dell’opposizione: “E’ singolare che l’ex presidente
della Commissione UE Romano Prodi, mostri insofferenza nei confronti dell’Europa – ha affermato Tajani – Evidentemente la bocciatura della Finanziaria da parte di Almunia ha colpito nel
segno”.
Il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, ha parlato di un “doppiopesismo della sinistra”, poichè “quando Almunia bacchettava Berlusconi era il vangelo”, mentre “oggi che bacchetta
Prodi è diventato il diavolo”.
Secondo Altero Matteoli, invece, la manovra 2008 sta subendo “una bocciatura senza precedenti”, poiché è stata “stroncata con giudizi negativi e allarmanti” dalla Ue, dal
governatore di Bankitalia Draghi e dalla Corte dei Conti: “Questo – ha osservato Matteoli – dovrebbe far riflettere seriamente Prodi, Padoa-Schioppa e l’intero governo”.
Non c’è speranza, invece, secondo La Russa: “Il paziente è già in coma irreversibile – ha dichiarato – l’unica cura è lasciare libero il posto ad un altro”.

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