Prodi: “Al Parlamento UE molti condividono le nostre riserve”
12 Ottobre 2007
Dopo il voto di ieri che ridimensiona i seggi del Parlamento UE, riducendo da 78 a 72 il numero degli eurodeputati italiani, il Premier Prodi ha fatto ribadito la necessità di arrivare
ad una soluzione “soddisfacente per tutti”.
Secondo Prodi, infatti, l’esito del voto (154 sono stati i voti contrari e 109 parlamentari si sono astenuti) è indice del fatto che “molti condividono le riserve sulla proposta
Lamassoure – Severin” e che è necessario modificare i criteri per la composizione del parlamento Ue.
In proposito, il Professore ha ribadito che “i tempi non sono maturi per una decisione sulla composizione del Parlamento europeo e che, soprattutto, non è accettabile scegliere un metodo
che arbitrariamente la definisca sulla base della nozione di residenza anziché di quella di cittadinanza come è contenuto nella lettera e nello spirito del trattato”.
“Mi auguro – ha concluso il Premier – che decideremo di utilizzare il tempo da qui all’entrata in vigore del nuovo trattato per definire tale nozione di cittadinanza e giungere attraverso di
essa a una ripartizione dei seggi soddisfacente per tutti”, anche perché “un’amplissima maggioranza” ha votato a favore “di un emendamento che chiede proprio di definire in modo
più preciso la nozione di cittadino di cui all’articolo 9A del nuovo trattato”.