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Padoa Schioppa: “Manteniamo tutte le promesse fatte”

By Redazione

Roma – “Una manovra di restituzione fiscale, di semplificazione, di investimenti, di riqualificazione della spesa pubblica, di rafforzamento del sistema di protezione sociale. Manteniamo
tutte le promesse fatte”. Con queste parole il ministro dell’economia Tommaso Padoa Schioppa ha descritto la Finanziaria 2008 davanti ai senatori in attesa della presentazione in Commissione di
bilancio, prevista per domani.

Secondo quanto annunciato da Padoa Schioppa, la manovra persegue l’obiettivo di “restituire all’azione di governo l’ampiezza di un progetto che partendo dall’oggi guardi lontano nel futuro” ed
è costituita da una complessa serie di interventi: “Per la prima volta da molto tempo abbiamo una riduzione del disavanzo senza dover effettuare una manovra correttiva – ha spiegato – e
disponiamo anche di risorse aggiuntive per iniziare a ridurre le imposte, partendo come giusto da quelle gravanti sulle categorie più deboli; per garantire gli investimenti in
infrastrutture per lo sviluppo nei prossimi anni; per attuare in toto il protocollo di intesa su welfare; per onorare gli impegni internazionali di aiuto allo sviluppo”.

Il Ministro, dunque, ha annunciato con favore i successi riportati dal governo Prodi, sottolineando che “in un anno i nostri conti sono usciti fuori dalla zona di pericolo” grazie
“all’abbandono della pratica miope dei condoni e alla serietà degli accertamenti fiscali”.

“Il ritorno a una crescita economica prolungata e sostenibile è la questione centrale” ha piegato Padoa Schioppa, sottolineando che deve essere “continuato e moltiplicato” lo sforzo per
tagliare la spesa pubblica: secondo il ministro nel processo di avanzata della crescita economica è fondamentale l’apporto che il settore pubblico deve dare, poiché solo esso
può “assicurare, con costo inferiore a quello attuale, beni primari di migliorata qualità”.

Padoa Schioppa ha quindi evidenziato che il governo Prodi ha il merito di aver saputo porre “la questione del gigantesco debito pubblico (il terzo al mondo in valore assoluto, pari a 1600
miliardi di euro) e la questione dell’evasione fiscale al centro dell’attenzione”, ma ha spiegato che è necessario portare ancora avanti con determinazione la lotta all’evasione fiscale,
perché “la zavorra di chi evade le tasse, o sfrutta rendite di posizione, o si serve delle istituzioni anziché servirle, rischia di mandare a fondo la barca”.

D’altra parte, per combattere questo fenomeno non sono sufficienti i controlli, ma il Governo deve rendere “il sistema fiscale progressivamente più semplice e meno gravoso dal punto di
vista degli adempimenti”. E Padoa Schioppa ha sottolineato che il bisogno di semplificazione in Italia è forte, sia per i cittadini che per le imprese.

Secondo il ministro dell’economia, comunque, buona parte dei problemi che il nostro Paese deve risolvere (come un “gigantesco debito pubblico”, che ammonta “a 1200 euro all’anno, in media, in
testa ad ogni italiano, compresi i neonati”) sono dovuti all’operato della passata legislatura: “Si aprì con promesse mirabolanti – ha ricordato Padoa Schioppa – ma si concluse con la
scomparsa dell’avanzo primario, la risalita del debito, l’incoraggiamento aperto all’evasione fiscale, il sacrificio degli investimenti in infrastrutture a favore della spesa corrente,
l’ingresso in una rischiosa procedura d’infrazione delle regole europee”.

“Il governo e la politica – ha continuato il Ministro – devono fare ciò che loro compete: investire nelle infrastrutture, togliere vincoli e bardature inutili e costose
all’attività delle imprese, garantire la sicurezza sul territorio e condizioni fiscali allettanti per gli investitori italiani e stranieri”. Per le infrastrutture, in particolare, la
Finanziaria prevede lo stanziamento di circa 35 miliardi di euro (di cui “una quota significativa è destinata al Mezzogiorno”) che consentiranno di “recuperare la forte riduzione degli
stanziamenti per opere pubbliche, avvenuta nella scorsa legislatura e la vera e propria amputazione attuata dalla Finanziaria per il 2006”.

Nel corso della relazione, Padoa Schioppa ha affrontato anche il tema della casa, affermando che nei prossimi 10 anni verranno messe a disposizione dei ceti più bassi 8 mila abitazioni e
che la manovra di bilancio prevede “un insieme organico di misure che non ha precedenti da molte legislature”, anche se “è urgente la ripresa di una politica per la casa, che incoraggi e
premi forme adeguate di edilizia popolare”.
Rispetto al discusso tema dei costi della politica, infine, il Ministro ha annunciato che, “nel quadro del disegno di riforma costituzionale che inizierà il suo iter a breve alla Camera,
il governo auspica e sostiene una forte riduzione del numero dei parlamentari sin dalla prossima legislatura”: “Una riduzione di dimensione mai osata”, ha sottolineato.

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