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Obesità: in Italia è causa di 52.000 decessi l'anno

By Redazione

Obesità e sovrappeso sono in aumento in tutti i Paesi occidentali incluso l’Italia, non bisogna pensare a queste condizioni solo come a un problema estetico o come, nei casi estremi, ad
una malattia, il fatto è che sovrappeso e obesità aumentano il rischio di malattie croniche come il diabete e le malattie cardiovascolari. Già attualmente in Italia,
all’obesità sono attribuiti 52.000 decessi all’anno, si tratta del secondo rischio per la salute dopo il fumo.

In Italia oggi, un maschio adulto su due è in sovrappeso e una donna adulta su tre è in sovrappeso. Tra i bambini uno su tre è in sovrappeso.

E’ quanto emerso oggi nel corso del convegno «Apprendere dall’esperienza: le politiche di contrasto all’obesità negli USA e in Gran Bretagna, i programmi dell’Europa»,
finalizzato a offrire la possibilità di riflettere sull’esperienza di altri Paesi che si sono già confrontati con l’epidemia di obesità, promosso dal Centro nazionale per
la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) e svoltosi al Ministero della Salute.
Il Ministero della Salute è attivamente impegnato nell’azione di contrasto a questo problema di salute pubblica attraverso iniziative come il Programma Guadagnare Salute e il Piano
Nazionale della Prevenzione 2005-2007.
Guadagnare Salute, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 Maggio 2007 dice «rendere facili le scelte salutari». IL termine «scelta» è un
richiamo alla responsabilità degli individui riguardo la propria salute, «rendere facili» è un richiamo alla responsabilità politica nel ridurre i fattori
ambientali obesogeni.
Questo programma prevede l’attuazione di una serie di interventi che siano il più possibile trasversali e multisettoriali, con il coinvolgimento di molti altri soggetti istituzionali e
della società civile (Ministeri, Comuni, Province, Associazioni Professionali e di categoria, Associazioni dei consumatori, produttori di alimenti, pubblicitari, mass media, ecc.).

Difatti, i soli interventi mirati a cambiamenti individuali non producono effetti duraturi nel campo della promozione di stili di vita salutari se non sono accompagnati da tutta una serie di
modifiche ambientali, strutturali e socio-culturali che consentano il mantenimento dei comportamenti appena acquisiti.
L’epidemia di obesità è un problema che non riguarda solamente l’Italia, ma che coinvolge tutti i Paesi occidentali e, pertanto, appare chiaro come sia indispensabile tenere conto
sia delle indicazioni provenienti dagli organismi sopranazionali, come l’Unione Europea, sia dalle diverse esperienze in campo internazionale.
I prossimi 6 e 7 dicembre, inoltre, presso l’Auditorium Sala convegni dell’Agenzia per la Protezione Ambientale (APAT) di via Curtatone, 7 – Roma, si svolgerà un altro incontro dal
titolo «Il ruolo dei SIAN (Servizi igiene, alimenti e nutrizione del Ssn) nella prevenzione dell’Obesità: dalle strategie alle azioni».
L’obiettivo di questo secondo convegno sarà quello di consentire il confronto tra i servizi SIAN di diverse aree del Paese, relativamente alle iniziative ed alle pratiche nel campo del
contrasto all’obesità e con una maggiore attenzione per argomenti come l’intersettorialità, la sorveglianza nutrizionale e l’attività fisica.

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