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Montefortiana 2009: correre in 20.000 tra le vigne del Soave

By Redazione

 

Domenica 18 gennaio Monteforte d’Alpone, zona di produzione del Soave Classico, diventa capitale italiana del podismo agonistico ed amatoriale. A partire dalla mattina
prenderà il via l’edizione numero 34 della Montefortiana, l’appuntamento sportivo che da oltre trent’anni appassiona atleti dall’Italia e
dall’estero, voluto e curato dal Gruppo Sportivo Dilettantistico Valdalpone De Megni, in collaborazione con Regione Veneto, Comune e Provincia di Verona, comuni di Monteforte,
Soave e Montecchia.

Lo scorso anno è stata l’edizione dei record con oltre 20.000 partecipanti. Quest’anno l’obbiettivo è quello di superare il successo dell’edizione
precedente. La Montefortiana è gemellata con la Maratona di Roma, con quella di New York e con la maratona di TaiPei. Alla competizione partecipano molti atleti sia italiani che
stranieri e l’impeccabile svolgimento della gara è garantito da uno staff di oltre 800 persone che per mesi lavorano perchè nulla sia lasciato al caso. Il resto lo
fa il territorio, le inconfondibili colline del Soave Classico, che proprio per la loro particolare conformazione bene si prestano all’evento sportivo.

La zona di produzione del Soave, vino bianco prodotto a Verona e simbolo dell’enologia italiana nel mondo, costituisce lo scenario perfetto per una gara sportiva di questo genere.
Se dunque la denominazione del Soave è da intendersi come sintesi di territorio e di paesaggio, così la Montefortiana è legata a filo doppio al concetto di salute e
di benessere fisico. Lo sport quindi praticato in un ambiente sano, integro e pulito, risponde due volte alla ricerca di salute e di prevenzione per un corretto stile di vita.

Montefortiana poi, oltre alla gara sportiva, è sinonimo di accoglienza. Tutti i partecipanti nel corso della giornata possono assaggiare piatti e prodotti della cucina locale, in
abbinamento al Soave nelle sue differenti declinazioni.

«E’ sicuramente un modo originale e piacevole per avvicinarsi al Soave – spiega Arturo Stocchetti, Presidente del Consorzio di Tutela Vini di Soave – per rendersi conto
delle bellezze paesaggistiche che caratterizzano la nostra zona di produzione. Il percorso previsto inoltre comprende soste e passaggi in zone quali Foscarino, Castellaro, Fittà,
Costeggiola, aree specifiche da cui nascono alcuni tra i più pregiati cru del Soave. In questo caso lo sport diventa un veicolo promozionale importantissimo perchè attira
sulle nostre colline migliaia di persone che hanno così l’opportunità di vedere dal vero dove nasce il Soave che poi andranno a degustare nei calici».

 

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