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Modelli di mode e mondi di moda

By Redazione

Milano – Essere di moda a Milano: significa acquistare un capo griffato in saldo, seguire gli stilisti e i vip, frequentare le discoteche e le zone Navigli, Brera. Milano capitale della
moda? Sì, ma potrebbe fare di più, è quanto pensano i ragazzi milanesi tra i 18 e i 23 anni, Milano per loro è soprattutto la capitale del design e della finanza, la
moda la mettono al terzo posto seguita dall’intrattenimento e dalle nuove tendenze.

Per gli adulti, tra i 35 e i 45 anni, è invece la finanza il concetto per definire Milano, vengono poi il design, il turismo d’affari e la moda. E se i giovanissimi associano all’idea di
moda soprattutto gli accessori griffati (18%) e gli abiti (15,33%), gli adulti la legano soprattutto alla firma (17,3%) e agli abiti (16,7%). Solo per le ragazze invece, a prescindere
dall’età, “moda” significa anche diete e disturbi alimentari (per il 13,3% di quelle tra i 18 e i 23 anni e per il 14,7% tra i 35 e i 45 anni). Diverso è il ruolo della moda nella
vita degli intervistati: se i giovanissimi aspettano i saldi per acquistare il capo dei sogni, adorano lo shopping e vorrebbero lavorare nel campo della moda (in particolare i ragazzi), gli
adulti riconoscono nella moda soprattutto un fattore importante nell’economia milanese, amano lo shopping (più le donne degli uomini) e ritengono valido il motto “dimmi dove acquisti e
ti dirò chi sei”. Ma chi sono secondo gli intervistati i maggiori “indicatori di tendenza”? Per i giovanissimi soprattutto gli stilisti (25,3%) e i vip (24%) mentre per gli adulti i
massmedia (36%) e gli stilisti (33,3%). Ma quali sono gli stilisti considerati più “alla moda”? Dolce&Gabbana per i ventenni (72,67% come prima risposta) e Armani per gli
ultratrentenni (50,7% come prima risposta). Diverso è anche il modo di trascorrere il tempo libero: l’81,3% dei giovanissimi sceglie il divertimento, specialmente in discoteca, mentre il
59,3% degli adulti preferisce una serata al ristorante. E se dovessero suggerire ai loro vip preferiti i luoghi della città più “di tendenza”, i ragazzi indicherebbero per il
divertimento la zona Navigli e Brera e per lo shopping il Quadrilatero della moda, invece gli ultratrentenni aggiungerebbero viale Umbria e zona Fiera per il divertimento e Stazione Centrale e
viale Umbria per fare acquisti. Le nuove professioni della moda.

E la moda a Milano crea anche nuove professioni: dal “cool hunter”, che fiuta le nuove tendenze e le traduce in consigli per lanciare prodotti innovativi al “personal shopper” che assiste il
cliente durante gli acquisti fino al “visual merchandiser”, consulente per migliorare l’immagine del punto vendita. Sono questi alcuni dei risultati emersi dalla ricerca “Milano modelli di mode
e mondi di moda” della Camera di Commercio di Milano, realizzata in collaborazione con Unione del Commercio di Milano – Promo.Ter e Assomoda attraverso l’Università S. Raffaele di
Milano. La tavola rotonda. Per approfondire il tema della moda e delle mode a Milano e presentare i risultati della ricerca si è svolta oggi in Camera di Commercio la tavola rotonda
“Modelli di moda per Milano”. L’incontro è stato organizzato da Camera di Commercio di Milano, Assomoda con Unione del Commercio di Milano.

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