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Lazio: La Regione preferita dai turisti stranieri

Lazio: La Regione preferita dai turisti stranieri

By Redazione

Il Lazio guadagna il primato nazionale nell’indice di internazionalizzazione turistica delle regioni italiane, con il 66,2% di presenze straniere su quelle complessive nel 2007 (pari al 43,4%
dell’incoming nazionale secondo l’Istat). E’ quanto emerge dall’indagine Eures presentata a Roma, durante la II Conferenza regionale del turismo, il 28 e 29 gennaio, presso il Radisson Blu ES.
Hotel.

L’evento, patrocinato da Sviluppo Lazio – Agenzia Regionale per gli investimenti e lo sviluppo – , Regione Lazio e ATLazio – Agenzia Regionale per la Promozione turistica di Roma e del Lazio –
, è stato un momento di incontro tra imprese e le istituzioni e, per la Regione Lazio, l’occasione per fare un bilancio del lavoro svolto e mettere a fuoco gli investimenti per il
futuro.

L’incidenza dell’industria turistica sul Pil della Regione raggiunge il 4,4%, rispetto alla media del 3,4% delle altre regioni, in base alle rilevazioni per il 2006 effettuate dall’IRPET
(Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana).

Nel comparto alberghiero, secondo i dati ISTAT-EBTL, il Lazio ha raggiunto nel 2007 i 9,6 milioni di arrivi e i 27 milioni di presenze, di cui più dell’80% nella sola provincia di Roma.
Per lo stesso periodo, nel comparto ricettivo complementare, gli arrivi hanno raggiunto quota 1,1 milione e le presenze 5,1 milioni, concentrate per il 70% a Roma.

Tra le aree più turistiche d’Europa nel 2008 il Lazio, con 13,2 milioni di arrivi e 34,4 milioni di presenze (dati Ebtl) si è collocato al terzo posto dopo la regione di Parigi –
32,5 milioni di arrivi e 67,5 milioni di presenze – e di Londra – 14,8 milioni e 48,8 milioni (fonte Eurostat).

A fare da traino è sicuramente la provincia di Roma: con il 90% dei flussi turistici regionali, ha compensato infatti, secondo l’EBTL, il calo del 2009 (-1,2% arrivi, -1,8% presenze),
con un incremento del 2,5% degli arrivi, registrato nel secondo semestre. Per l’intera regione il 2009 si è chiuso invece con un calo del -1,1% di arrivi e del -1,4% in termini di
presenze.

Il comparto turistico nel Lazio occupa 160 mila addetti su 10 mila imprese e costituisce, dopo il commercio, il principale asse produttivo della regione. Pesa “l’assenza di un piano strategico
globale del turismo” secondo Matteo Marzotto, Presidente di Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) “vorrei che l’Italia divenisse uno specialista di alcune parti del turismo, come il ricreativo,
il culturale e il turismo sportivo”. Diversificazione già in atto nell’offerta termale e wellness che, secondo Stefano Terranova, Consigliere di Federterme Confindustria e imprenditore
delle Terme di Roma, ha svolto un’importante funzione anticiclica nel 2009, mantenendosi nel Lazio ai livelli ante-crisi.

“Per il futuro occorre rimodulare l’offerta verso i mercati in crescita” ha dichiarato Claudio Mancini, Assessore al Turismo della Regione Lazio. “Quello che va bene per gli USA – sottolinea
l’assessore – può non andare altrettanto bene per la Cina”.

L’Assessorato dal 2007 al 2009 ha investito 15 milioni di euro attraverso il Fondo Unico Regionale per il Turismo per rafforzare l’offerta turistica regionale, con particolare attenzione allo
sviluppo del turismo itinerante e al potenziamento dell’offerta ricettiva.

Nove milioni di euro invece sono stati destinati a attività di promozione e commercializzazione verso i mercati americani, giapponesi e europei, guardando specialmente ai mercati
emergenti (Medio Oriente, Cina e India). Mercati da aggredire, secondo Federica Alatri, Presidente dell’ATLazio, con campagne di comunicazione che mettano al centro un approccio etico alla
gestione delle imprese turistiche. E nata così “Agenzie Sicure”, marchio che verrà rilasciato dalla ATLazio a quelle imprese del settore che mettano al centro del turismo la
sostenibilità e il rispetto dei diritti dei minori.

Daniele Di Giovanni
Si Ringrazia Turismoefinanza.it per la gentile collaborazione

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