La disidratazione “invecchia” il cervello

21 Maggio 2010
La mancanza d’acqua danneggia il cervello, ostacolandone la capacità di lavoro. Bastano infatti 90 minuti di sudorazione intensa per colpire l’organo quanto un intero anno
d’invecchiamento. Questi i risultati di una ricerca del King’s College (Londra, Gran Bretagna), diretta da Matthew Kempton e Ulrich Ettinger e pubblicata su “Human Brain Mapping”.
I ricercatori hanno lavorato con un gruppo di adolescenti, esaminando (tramite risonanza magnetica) il loro cervello dopo che questi avevano svolto 90 minuti di intensa attività
ciclistica.
Inoltre, per osservare diversi livelli di disidratazione, alcuni volontari avevano indossato vestiti leggeri, altri indumenti molto più pesanti.
Ecco come gli esperti spiegano i risultati: “Abbiamo assistito a una contrazione generale del tessuto celebrale, ma questa era senz’altro maggiore nei giovani che hanno perso più liquidi
a causa dell’abbondante sudorazione”. Secondo gli esami, la riduzione del cervello era simile a quella che si registra dopo 14 mesi di invecchiamento o dopo due mesi e mezzo di Alzheimer.
Subito dopo la corsa in bicicletta, i volontari hanno tentato di completare un gioco per PC.
Analizzando le loro prestazioni, gli studiosi hanno notato come i “più sudati” mostrassero le stesse capacità di risoluzione dei problemi e di pianificazione dei “meno sudati”.
Tuttavia, la risonanza magnetica mostrava come il cervello di quelli che avevano perso più liquidi doveva lavorare di più per utilizzare lo stesso numero d’informazioni.
Allora, conclude la squadra del King’s College, la disidratazione potrebbe diminuire le prestazioni, a scuola come sul luogo di lavoro.
Tuttavia, niente allarmismi: come spiegano gli esperti, per risolvere il problema basta, semplicemente, bere la giusta quantità d’acqua.
Fonte: Matthew J. Kempton, Ulrich Ettinger, Russell Foster, Steven C.R. Williams, Gemma A. Calvert, Adam Hampshire, Fernando O. Zelaya, Ruth L. O’Gorman, Terry McMorris, Adrian M. Owen,
Marcus S. Smith, “Dehydration affects brain structure and function in healthy adolescents”, Human Brain Mapping 2010, doi:10.1002/hbm.20999
Matteo Clerici
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