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La città vesuviana ospiterà di nuovo gli abiti di scena, le locandine dei film, i copioni originali della Smorfia, i fondali dei primi spettacoli, delle foto ed oggetti appartenenti al protagonista de «Il Postino»

By Redazione

La mostra dei cimeli della vita e della carriera artistica di Massimo Troisi tornerà a San Giorgio a Cremano. Lo ha ufficialmente annunciato ieri sera, al termine della tredicesima
edizione del Premio dedicato all’attore e regista sangiorgese, il sindaco Mimmo Giorgiano.

L’Amministrazione Comunale ha infatti stretto un nuovo accordo con Alfredo Cozzolino, amico d’infanzia di Troisi e proprietario di tutto il materiale storico. Torneranno in città
per essere esposti al pubblico, quindi, gli abiti di scena di Massimo, le locandine dei suoi film, i copioni originali della Smorfia, i fondali dei primi spettacoli messi in scena al Centro
Teatro Spazio, alcune foto e molto altro. La mostra «Massimo Troisi attore» è stata visitabile per alcuni anni al piano nobile della settecentesca villa
Bruno. Poi, una serie di incomprensioni con la precedente amministrazione hanno indotto Cozzolino a riprendersi i cimeli. La mostra ha così lasciato San Giorgio a Cremano e a
settembre sarà trasferita temporaneamente prima a Firenze e poi a Roma, per quindi tornare «a casa».

«I cimeli di Massimo, seppure di proprietà di Alfredo, rappresentano un patrimonio morale per tutti i sangiorgesi – spiega Giorgiano – Per questo motivo sono
orgoglioso di essere riuscito a convincere Cozzolino che il posto naturale per gli effetti di Massimo, come l’abito del Minollo o i copioni scritti di suo pugno. La città deve
essere custode gelosa della memoria di Troisi e non permetteremo che i suoi ricordi lascino ancora una volta San Giorgio a Cremano».

«Portare via la mostra su Massimo da San Giorgio a Cremano è stata una decisione dolorosa ma necessaria poiché la figura di Massimo non era stata
rispettata. – spiega Cozzolino – Ora intendo porre tutta la mia fiducia nel sindaco Giorgiano, a cui sono legato da una profonda amicizia e che mi ha garantito che il Comune farà
di tutto per dare ai cimeli la miglior collocazione possibile. Sarà necessario realizzare dei pannelli, ripensare gli spazi ma sono convinto che stavolta San Giorgio a Cremano
saprà custodire gli oggetti che ricordano Troisi gelosamente, come un tesoro. Ci tengo moltissimo: finché io vivrò vivrà anche Massimo, non
permetterò mai che il suo ricordo vada perso».

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