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Islanda, al via la caccia alla balena

Islanda, al via la caccia alla balena

By Redazione

Nei mari del Nord è iniziata la mattanza. In Islanda, il bersaglio è la balenottera comune, bersaglio di una serie di battute di caccia con un limite di 150 esemplari.

La Balenottera comune è stata inserita nella lista delle specie a rischio estinzione dall’International Union for Conservation of Nature e Greenpeace è decisa a fermare le
uccisioni.

L’ organizzazione ambientalista denuncia il sottofondo politico ed economico poco chiaro.

La caccia era stata bloccata dal precedente governo, poi caduto per una crisi interna.

Il nuovo governo, nonostante sia contrario, non è riuscito a bloccare l’operazione, sottostando ai voleri della compagnia Hvalur efh.

A riguardo, esplicita Sara Holden, coordinatrice internazionale della campagna Balene di Greenpeace: “Il governo ha fallito miseramente nel dimostrare la propria leadership: nonostante la
sua dichiarata opposizione alla caccia alle balene, questa continua. Oggi la sua reputazione, e quella dell’Islanda in generale, è stata distrutta per tutelare gli interessi di una
singola azienda. Oggi è chiaro che le regole della caccia alle balene in Islanda sono totalmente gestite dal baleniere Kristjan Loftsson e dalla sua compagnia Hvalur ehf. Ma il piccolo
profitto che lui potrebbe ricavare da questa caccia alla balenottera comune avrà un grande costo per l’Islanda sia politico che economico” .

Gli ambientalisti, infatti, sottolineano anche i difetti economici: la caccia alle balene porta profitti limitati, nettamente meno redditizia del turismo ecologico.

Al riguardo, più di 115.000 persone, partecipando all’ “Iceland Pledge”, hanno promesso di visitare il paese nel momento in cui il governo annunci la fine della caccia alle
balene.

Matteo Clerici

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