IniquaItalia: Pensioni da fame agli Italiani e generosità verso chi non ne ha diritto

23 Maggio 2015
Riceviamo e pubblichiamo, non perchè siamo razzisti ma per mettere in evidenza le storture del nostro sistema.
Il nostro governo è generoso sì, ma con i soldi dei contribuenti, i nostri. E poi le pensioni del palazzo, dei tanti palazzi ed enti (qualcuno dice che sono anche inutili… noi diciamo che “qualcuno” non è solo inutile ma assolutamente “sprecone”, un costo per la comunità.
La generosità è una bella cosa ma non a discapito dei più deboli!
Siate sereni, se potete… pensate a chi si gode la sua “meritatissima” pensione d’oro!
Giuseppe danielli
Direttore Newsfood.com
Inizio messaggio inoltrato:
Da: “pensionati” <pensionati@sindacatocsd.it>
Oggetto: Pensione sociale a cittadini stranieri. Fatuzzo(PP),controlli a tappeto.
Data: 23 maggio 2015 18:39:45 CEST
“TAGLI” AI PENSIONATI ITALIANI, MA PENSIONI SOCIALI A MIGLIAIA DI STRANIERI.
In Italia, per i Pensionati non vi sono mai soldi, pensioni da fame, blocco della perequazione, introduzione di riforme, sempre più penalizzanti ed umilianti, tanto da far vivere pensionati e lavoratori, in uno stato d’ansia “pensionistica” dovuta propria all’incertezza per il futuro, caccia serrata, continua, stringente, alla caccia di presunti “falsi invalidi”. Strano Paese il nostro. Restrittivo e severo, forse anche troppo ingeneroso, con i propri cittadini che hanno pagato per decenni contributi e tasse, che hanno fatto il loro dovere, partecipando anche a guerre e sofferto, per far si che l’Italia risorgesse dalle macerie e dalle crisi. Così ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo – L’Italia, invece, è generosa, molto generosa e più di qualche volta, anche distratta, nei confronti di stranieri, comunitari ed extracomunitari con 65 anni e tre mesi di età, che hanno ottenuto il “ permesso di soggiorno “per “ricongiungimento familiare” e che risiedono regolarmente in Italia, potranno avere l’assegno sociale, ma devono continuare a risiedere nel nostro Paese, non in maniera fittizia, ma reale.
Se lo straniero che fruisce dell’assegno sociale – ha continuato Fatuzzo – si allontana dall’Italia, per un periodo superiore ad un mese, deve darne comunicazione e l’erogazione dell’assegno è sospesa. Dopo un anno di sospensione, se l’interessato è ancora all’estero, l’assegno viene definitivamente revocato. Gli stranieri che attualmente fruiscono di “assegno sociale”, sono circa 60.000 e, senza aver mai lavorato in Italia o versato un contributo, ogni mese ricevono dall’INPS, cioè da tutti noi, 448,52€ al mese, cioè 5.830,76€ l’anno.
Si rimane sconcertati se si pensa alle pensioni di invalidità, per i nostri cittadini, circa 280€ al mese, una vera e propria vergogna. Il Partito Pensionati si chiede quanti stranieri a cui l’Italia paga l’assegno sociale, non risiedono più in Italia, ma continuano a percepire, rientrati nel loro Paese, i nostri soldi? Se si pensa che un insegnante dei Paesi nordafricani o di altri Paesi del mondo, è fortunato se riceve 200€ di stipendio, ci si rende conto che con l’assegno sociale di 448,52€ al mese che, troppo generosamente l’Italia paga, l’interessato può considerarsi veramente fortunato. Vi sono state indagini per scoprire dei furbetti ed è emerso che per alcuni, “fatta la legge, trovato l’inganno”: utenze fantasma, permessi contraffatti, conti correnti cointestati con parenti ec., ecc..
Il Partito Pensionati ritiene che la significativa somma che ogni anno il nostro Paese paga per l’assegno sociale, a questi cittadini stranieri, debba essere data, solo se vi è reciprocità di trattamento con lo Stato di appartenenza del richiedente il beneficio e ritiene, altresì, che i controlli debbano essere stringenti, continui e maggiormente incisivi, partendo da un controllo, capillare, anche per quanto concerne la concessione del permesso di soggiorno, per tutti i beneficiari di tale assegno, nessuno escluso. In Italia vi è un numero enorme di uomini e di donne, che hanno lavorato anni, ma non avendo raggiunto il minimo contributivo, non hanno ricevuto alcun tipo di pensione e neppure hanno ottenuto la restituzione del “tanto” versato. Il Partito Pensionati ritiene che la nostra Italia, sia molto dura con i propri figli, ma troppa generosa con altri.
L’addetto stampa
Luigi Ferone
Cell. 388-4244188
Redazione Newsfood.com