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IniquaItalia: Pensioni da fame agli Italiani e generosità verso chi non ne ha diritto

IniquaItalia: Pensioni da fame agli Italiani e generosità verso chi non ne ha diritto

By Giuseppe

Riceviamo e pubblichiamo, non perchè siamo razzisti ma per mettere in evidenza le storture del nostro sistema.

Il nostro governo è generoso sì, ma con i soldi dei contribuenti, i nostri. E poi le pensioni del palazzo, dei tanti palazzi ed enti (qualcuno dice che sono anche inutili… noi diciamo che “qualcuno” non è solo inutile ma assolutamente “sprecone”, un costo per la comunità.

La generosità è una bella cosa ma non a discapito dei più deboli!

Siate sereni, se potete… pensate a chi si gode la sua “meritatissima” pensione d’oro!

Giuseppe danielli
Direttore Newsfood.com

 

Inizio messaggio inoltrato:
Da: “pensionati” <pensionati@sindacatocsd.it>
Oggetto: Pensione sociale a cittadini stranieri. Fatuzzo(PP),controlli a tappeto.
Data: 23 maggio 2015 18:39:45 CEST

“TAGLI”  AI PENSIONATI ITALIANI, MA PENSIONI SOCIALI A MIGLIAIA DI STRANIERI.

In Italia, per i Pensionati non vi sono mai soldi, pensioni da fame, blocco della perequazione, introduzione di  riforme, sempre più penalizzanti ed umilianti, tanto da far vivere pensionati  e lavoratori, in uno stato d’ansia  “pensionistica” dovuta propria all’incertezza per il futuro, caccia serrata, continua, stringente, alla caccia di  presunti “falsi invalidi”. Strano Paese il nostro.  Restrittivo e severo, forse anche troppo ingeneroso, con i propri cittadini che hanno pagato per decenni contributi e tasse, che hanno fatto il loro dovere, partecipando anche a  guerre e sofferto, per far si che l’Italia risorgesse dalle macerie  e dalle crisi. Così ha dichiarato il segretario nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo – L’Italia, invece,  è generosa, molto  generosa e più di qualche volta, anche distratta, nei confronti di stranieri, comunitari ed extracomunitari   con 65 anni e tre mesi di età, che hanno ottenuto il “ permesso di soggiorno “per “ricongiungimento familiare” e che risiedono  regolarmente in Italia, potranno avere l’assegno sociale, ma devono  continuare a risiedere  nel nostro Paese, non in maniera fittizia, ma reale.

Se lo straniero  che fruisce dell’assegno sociale – ha continuato Fatuzzo –  si allontana dall’Italia, per un periodo superiore ad un mese, deve darne comunicazione  e l’erogazione dell’assegno è sospesa. Dopo un anno  di sospensione, se l’interessato è ancora all’estero, l’assegno viene definitivamente revocato. Gli stranieri che attualmente fruiscono  di “assegno sociale”, sono circa 60.000 e, senza aver mai lavorato in Italia  o versato un contributo, ogni mese ricevono dall’INPS, cioè da tutti noi, 448,52€ al mese, cioè 5.830,76€ l’anno.

Si rimane sconcertati se si pensa alle pensioni  di invalidità, per i nostri cittadini, circa 280€ al mese, una vera e propria vergogna. Il Partito Pensionati si chiede  quanti stranieri a cui l’Italia paga l’assegno sociale, non risiedono  più  in Italia, ma continuano a percepire,  rientrati nel loro Paese, i nostri soldi? Se si pensa che un insegnante dei Paesi nordafricani  o di altri Paesi del mondo, è fortunato se riceve 200€ di stipendio, ci si rende conto  che con l’assegno sociale  di 448,52€ al mese che, troppo generosamente l’Italia  paga,  l’interessato può  considerarsi veramente  fortunato. Vi sono state indagini per scoprire  dei  furbetti ed è emerso che per alcuni, “fatta la legge, trovato l’inganno”: utenze fantasma, permessi contraffatti, conti correnti cointestati con parenti ec., ecc..

Il Partito Pensionati ritiene che la significativa somma che ogni anno il nostro Paese paga per l’assegno sociale, a questi cittadini stranieri, debba essere data, solo se vi è reciprocità di trattamento con lo Stato  di appartenenza del richiedente il beneficio  e ritiene, altresì, che i controlli debbano essere stringenti, continui e maggiormente incisivi, partendo da un controllo, capillare, anche per quanto concerne la concessione del permesso di soggiorno, per  tutti i beneficiari  di tale assegno, nessuno escluso. In Italia vi  è un numero enorme di uomini e di donne, che hanno lavorato  anni, ma non avendo raggiunto il minimo contributivo, non hanno ricevuto alcun tipo di pensione e neppure  hanno ottenuto la restituzione del “tanto” versato. Il Partito Pensionati ritiene  che la nostra Italia, sia molto dura con i propri figli, ma troppa generosa con altri.

L’addetto stampa
Luigi Ferone
Cell. 388-4244188

 

Redazione Newsfood.com

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