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Inflazione: per l'ADOC commercio penalizzato dal rialzo dei beni primari

By Redazione

Roma – L’inflazione a gennaio è salita al 2,9%, colpendo in particolare i beni primari, come alimentari e abitazione, con gravi ripercussioni sul settore del commercio e
sull’economia del Paese: «Siamo preoccupati e allarmati – commenta Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – gli aumenti inflattivi, ad oggi, colpiscono solo beni primari, a consumo obbligato.

Questo comporta inevitabilmente una drastica riduzione del consumo di beni secondari e, di conseguenza, una grave ripercussione sull’intero sistema economico. Si deve dare la possibilità
al settore del commercio, fortemente penalizzato, di produrre offerte in linea con gli attuali redditi delle famiglie. Una soluzione potrebbe essere il contenimento delle tariffe da parte degli
enti locali e il blocco degli affitti».

Secondo l’Adoc il paniere dell’indice dei prezzi al consumo andrebbe rivisto e adeguato alla realtà delle famiglie.
«La ponderazione dei capitoli di spesa non corrisponde alle reali spese delle famiglie con reddito medio-basso, o di lavoratori dipendenti e pensionati – continua Pileri – ci sembra non
realistico valutare l’impatto delle spese di abitazione (affitto, gas, luce, acqua, rifiuti) al 9% del reddito o equiparare la spesa per le sigarette a quella per l’affitto o per le benzine.
Proponiamo la stesura di diversi panieri basati sulle fasce di reddito, in modo da fornire una visione più realistica delle spese sostenute dalle famiglie e della loro incidenza sul
reddito.»

Estratto da paniere dell’indice dei prezzi al consumo

Voci di prodotto

Peso

Sigarette

2,04%

Affitti reali

2,13%

Benzine

2,28%


Fonte: Istat

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