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Inflazione: doppio prezzo per contrastare i rincari e dare più trasparenza al mercato

By Redazione

«I dati Istat sull’inflazione di febbraio e in particolare i forti aumenti registrati nel settore degli alimentari impongono immediati interventi per contrastare i rincari, per tale
ragione riproponiamo il doppio prezzo (origine e dettaglio) sui cartellini di vendita degli agroalimentari, l’istituzione di Osservatori a livello regionale e nazionale, controlli più
severi in modo da combattere qualsiasi tentativo di speculazione e rapporti più organici nella filiera».

Lo sostiene il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi.

«L’elevato incremento dei prezzi dei prodotti alimentari (più 5 per cento rispetto a febbraio 2007), il più alto dal 1996 evidenzia -afferma Politi- l’esigenza di
riequilibrare il mercato e soprattutto di ridurre la forbice, oggi molto ampia, tra i prezzi praticati sul campo e quelli al consumo». In quest’ambito s’inserisce la nostra proposta sul
doppio prezzo. Crediamo sia la strada migliore per porre un freno a rincari artificiosi e speculazioni che in questi ultimi mesi hanno alimentato l’inflazione e provocato pesanti riflessi
negativi sulla spesa degli italiani».

«Riteniamo necessario -aggiunge il presidente della Cia- fare massima chiarezza su un fronte dei prezzi. Con il doppio prezzo, infatti, vogliamo assicurare sia il produttore che il
consumatore attraverso una corretta informazione sul prezzo dal campo alla tavola. Insomma, una reale tracciabilità. In tale modo si garantisce un meccanismo di controllo dell’intera
filiera agroalimentare, rendendo la dinamica dei prezzi più coerente con il mercato. Nello stesso tempo il consumatore potrà conoscere con esattezza il prezzo di origine e quello
finale. Elemento questo che potrà evitare lievitazioni abnormi nei vari passaggi dell’intermediazione».

«Comunque, proprio per contenere la corsa dei prezzi soprattutto sul fronte agroalimentare, bisogna operare in maniera adeguata per superare -rileva Politi- le attuali l’inefficienza
della filiera, rendendo più stretti e proficui i rapporti tra i vari soggetti».
«Non solo. Abbiamo anche bisogno -evidenzia il presidente della Cia- di un sistema informativo degli andamenti dei prezzi in tempo reale, al quale gli agricoltori e le loro organizzazioni
possano accedere con i propri terminali. Per questo proponiamo la costituzione, a livello nazionale e regionale, di Osservatori prezzi che dovranno essere partecipati dalle organizzazioni
agricole ed avere il compito di acquisire, sulla base di metodologie comuni, per i più significativi prodotti, le quotazioni dei prezzi nelle diverse fasi, dall’azienda al consumo. Le
quotazioni dovranno essere diffuse in tempio reale come strumento di informazione per gli agricoltori, innanzitutto, e per i consumatori. Ciò è indispensabile -conclude Politi-
per una maggiore trasparenza dei mercati e per il successivo approfondimento delle dinamiche dei meccanismi di formazione dei prezzi dei prodotti agricoli e per la definizione di adeguate
politiche settoriali».

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