FADS1 – LIPC – SCAD – MCAD: i quattro cavalieri dell’alimentazione
Alcuni non si fanno mancare pastasciutte, gelato o fritture e rimangono sempre snelli, con un fisico invidiabile. Altri vivono con la bilancia in mano e la dieta sempre presente, ma alla minima
infrazione vengono subito castigati con chili in più.
La colpa di queste differenze è nel patrimonio genetico. Ad affermarlo una ricerca condotta dall’Helmholtz Center di Monaco di Baviera, guidata da di Karsten Suhre, e pubblicata su PLoS
Genetics.
Gli studiosi tedeschi hanno individuato gli aghi della bilancia del peso in quattro geni: Fads1, Lipc, Scad e Mcad, le cui variazioni determinano diverse risposte del metabolismo all’assunzione
d’alimenti.
Soddisfatta Suhre, che afferma: «Questo studio è il primo passo per ottenere cure individualizzate e basate sulla combinazione di caratteristiche genetiche e metaboliche; conoscere
come l`organismo scompone le molecole che poi costruiranno cellule e muscoli e forniranno energia, è fondamentale per studiare trattamenti più efficaci».
Quello che è in gioco, infatti, non è solo una vita sottile od una corporatura d’atleta per essere alla moda: il malfunzionamento del metabolismo è spesso causa di patologie,
come il diabete, che possono compromettere seriamente la salute ed il benessere del paziente.
Grazie allo studio di Suhre e collaboratori, però, da oggi, sarà più facile intervenire contro queste malattie, in quanto la conoscenza del corredo genetico renderà
più facile la progettazione di terapie ad personam, con maggiori probabilità di successo.
Matteo Clerici