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Edizione 2014 de “linee tecniche 2014 per la frutticoltura sostenibile in Piemonte”

Edizione 2014 de “linee tecniche 2014 per la frutticoltura sostenibile in Piemonte”

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Cuneo – L’edizione 2014 de “linee tecniche 2014 per la frutticoltura sostenibile in Piemonte” è fresca di stampa. Il volume, in 296 pagine, è distribuito gratuitamente presso i tre centri sperimentali del CReSO, oltre che fruibile on line all’indirizzo http://www.cresoricerca.it. In esso sono riassunti gli output dell’attività di ricerca condotta dal CReSO nell’ambito di progetti e reti scientifiche regionali e internazionali.

Frutticoltura sostenibile in Piemonte
Frutticoltura sostenibile in Piemonte

Si tratta di un manuale-guida rivolto agli operatori, frutticoltori e tecnici, che se ne servono come supporto alla propria attività di campo e di assistenza. In esso sono contenute indicazioni pratiche precise e puntuali circa i punti chiave del processo produttivo – fabbisogno idrico, irrigazione e risparmio della risorsa acqua, impollinazione e tutela delle api, indici di raccolta e di qualità, impianti antigrandine e reti anti-insetto – con l’intento di coniugare al meglio la qualità organolettica e merceologica con i requisiti di salubrità ed ecosostenibilità. Il volume fornisce informazioni aggiornate sul paniere di varietà e portinnesti consigliati per il Piemonte, le strategie di difesa integrata per le singole specie da frutto, i disciplinari di produzione e le pratiche colturali.

Le linee tecniche per la frutticoltura sostenibile rappresentano il punto di arrivo dell’attività svolta dal CReSO, la sua stessa mission: il trasferimento dei risultati della ricerca alla filiera sul territorio. Ogni anno il volume viene aggiornato sulla base delle più recenti acquisizioni scientifiche, dell’evoluzione del quadro normativo, di nuove ed emergenti problematiche di carattere fitosanitario.

A tal proposito, l’edizione 2014 esce arricchita di inserti speciali. “Abbiamo scelto di dedicare un intero capitolo – focus sulla difesa – ad argomenti di assoluta attualità e priorità dal punto di vista fitosanitario” – afferma Graziano Vittone, responsabile del Centro ricerca del Creso. “Temi quali il colpo di fuoco batterico delle pomacee, il virus della Sharka, la batteriosi dell’actinidia, il deperimento del melo, ma anche nuovi fitofagi segnalati di recente in regione meritano approfondimenti mirati ed indicazioni puntuali per la gestione delle eventuali emergenze correlate. L’aggiornamento costante e continuo è di importanza cruciale per essere pronti ad affrontare le nuove sfide”.

Oltre alle specie che compongono il paniere di frutta fresca del Piemonte – melo, pesco, albicocco, actinidia, susino – 25 pagine sono dedicate al nocciolo. Le pratiche colturali sono state sapientemente messe a punto per gli ambienti collinari tipici dell’Alta Langa e del Monferrato: inerbimento controllato del suolo e fertilizzazione organica per la coltivazione su colline e pendii, strategie di protezione dalle avversità efficaci ma al contempo rispettose dell’ambiente circostante, di riconosciuto valore paesaggistico e turistico.

Frutticoltura sostenibile in Piemonte – Linee tecniche 2014
CReSO, Cuneo, aprile 2014, pag. 296

Redazione Newsfood.com

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