Dopo la scoperta dei rifiuti tossici affondati in Calabria, crolla il mercato del pesce

Roma – Vendite in calo dell’80%, con molti commercianti sopratutto ambulanti, costretti a chiudere l’attività. E’ la Federcoopesca-Confcooperative a stimare gli effetti che il
ritrovamento della nave dei veleni sta avendo sul comparto ittico calabrese. Il dubbio sulla natura del materiale contenuto nel relitto, secondo l’organizzazione, ha  influenzato in modo
negativo l’acquisto di prodotto ittico da parte dei consumatori e sarà destinato a condizionare l’offerta alimentare, ma anche quella turistica e immobiliare dell’intera regione.
  

“Siamo stupiti – sottolinea Katia Stancato presidente Federcoopesca-Confcooperative Calabria – della condizione di stallo in cui si tenta di arenare tutta la vicenda: si susseguono annunci
sull’arrivo delle navi attrezzate per le indagini sul relitto, tra smentite e inutili attese in un territorio che vuole uscire da questo stato di incertezza, per non parlare poi della mancanza di
una tempestiva attività da parte del Governo”. L’associazione quindi rilancia la richiesta di un’ efficace bonifica del mare e la rimozione del relitto e dei fusti carichi di materiale
sospetto.

Ansa.it per NEWSFOOD.com