Dichiarazioni Bossi: Cia, quando avanzammo la proposta delle terre ai giovani il Governo non ci rispose

18 Agosto 2009
La proposta di affitti agevolati o di concessioni gratuite dei terreni dello Stato a favore di giovani agricoltori è stata avanzata più volte e da anni dalla nostra organizzazione.
La ritenevamo una strada percorribile e la consideriamo ancora una misura possibile e utile. Abbiamo però forti perplessità che il Governo si adoperi in tal senso, visto che per
l’agricoltura italiana non vengono adottate neanche le misure necessarie per superare la crisi profonda che sta attraversando il settore. Così il presidente della Cia-Confederazione
italiana agricoltori, Giuseppe Politi commenta le dichiarazioni e le proposte avanzate dal ministro Bossi, in merito alla possibilità che vengano regalati terreni statali ai giovani a fini
agricoli.
Temiamo -aggiunge Politi- che l’idea del ministro Bossi non trovi alcuna concretezza e finirà per collocarsi tra le molte “parole in libertà” che, di tanto in tanto, vengono
fatte sulla testa degli agricoltori e sull’agricoltura italiana. I Governi che si sono succeduti alla guida del Paese non hanno mai risposto alle nostre proposte per un utilizzo fruttuoso delle
terre demaniali.
Comunque -prosegue Politi- le terre di proprietà dello Stato che potrebbero essere destinate all’agricoltura sono veramente molte, la loro coltivazione e cura avrebbe anche una grande
valenza in termini paesaggistici, ambientali e idrogeologici.
Però -continua il presidente della Cia- oggi l’agricoltura del nostro Paese non garantisce redditi adeguati ai produttori che sono affossati da costi produttivi, burocratici,
previdenziali e dalle anomalie di mercato. La terra dove coltivano l’hanno pagata a caro prezzo, hanno acceso mutui e si sono indebitati anche per l’acquisto delle attrezzature aziendali.
Quindi -conclude Politi- bisognerebbe intervenire sulle priorità, perché regalare terreni non vorrebbe dire, nell’immediato, garantire redditi e posti di lavoro.
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