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Conferenza Stato Regioni approva accordo integrativo 2008 per la Regione Piemonte

By Redazione

La Conferenza Stato Regioni ha approvato, oggi, l’Accordo integrativo 2008 del programma di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie per la Regione Piemonte, l’Accordo di programma della
Regione Piemonte, integrativo del precedente sottoscritto il 6 settembre 2000, è finalizzato alla riqualificazione ed integrazione dei servizi di diagnosi e cura attraverso la
realizzazione di Case della Salute e poliambulatori, l’attivazione di una rete di poli di alta complessità clinica e di una rete di ospedali sul territorio di nuova edificazione,
delocalizzati rispetto ai centri urbani e baricentrici rispetto ad altre strutture, alla realizzazione di interventi finalizzati all’adeguamento, umanizzazione e accreditamento dei presidi
ospedalieri e sanitari esistenti ed al potenziamento dell’assistenza specialistica e diagnostica strumentale, incrementando le dotazioni tecnologiche, anche al fine di realizzare riduzioni dei
tempi di attesa.

L’Accordo di programma prevede la realizzazione di n. 47 interventi prioritari, per un importo complessivo a carico dello Stato di euro 195.374.236,23, di cui euro 186.680.975,51 a valere
sull’art. 20 della legge n. 67/1988 ed euro 8.693.260,72 a valere sul programma per la libera professione intramuraria.

Il nuovo Accordo di programma, in coerenza con gli indirizzi di politica della salute adottati dalla Regione che pone il benessere del cittadino, in ogni fase della sua vita, al centro
dell’attenzione, investendo nella riorganizzazione, nel campo della prevenzione e delle cure primarie, persegue, in via prioritaria, la realizzazione di interventi strutturali in grado di
consentire, a livello operativo, l’attuazione di un’offerta di servizi sanitari adeguati. L’obiettivo di organizzare la rete sanitaria sul territorio regionale per livelli di
competenza necessita di pianificare le azioni per l’ammodernamento infrastrutturale e tecnologico per migliorare l’umanizzazione dei servizi. Tale miglioramento potrà
realizzarsi non solo sotto il profilo della qualità delle strutture ma anche delle relazioni cittadino/paziente e per accrescere in qualità ed efficacia l’offerta delle
prestazioni e la competenza professionale. La nuova programmazione intende rinnovare la rete ospedaliera, che dovrà essere tecnologicamente avanzata, caratterizzata da elementi di
sicurezza e qualità, concentrata in un minor numero di ospedali, e con la presenza di centri di eccellenza. La rete di strutture territoriali dovrà essere capace di intercettare
la domanda sanitaria e fornire un grande impulso sul versante della prevenzione.

Per quanto riguarda gli interventi compresi nell’Accordo, si evidenzia come la maggior parte di essi sia finalizzato all’accreditamento delle strutture e precisamente n. 34 interventi, tra i
quali i più importanti riguardano:

(TO 2) Ospedale MARTINI per Ristrutturazione, ampliamento e messa a norma e umanizzazione delle degenze e razionalizzazione dei percorsi (per un costo a carico dello Stato di euro
16.411.357,27).

(ASL 7) P.O. di CHIVASSO – Nuova costruzione per riorganizzazione servizi esistenti, parcheggio, viabilità interna con collegamento e raccordo alla viabilità esterna comunale a
seguito rilocalizzazione degenza – realizzazione nuovo padiglione degenza e servizi (costo a carico dello Stato di euro 16.239.496,56).

(ASL 4 TO) P.O. GIOVANNI BOSCO Completamento, rifunzionalizzazione e adeguamento normativo: realizzazione nuova area destinata a servizi e percorsi, nuova torre montalettighe e ristrutturazione
integrale dei piani esistenti successivi al trasferimento delle attività (costo a carico dello Stato di euro 14.627.066,48).

Gli interventi programmati per il potenziamento delle strutture territoriali e case della salute sono n. 6, tra i quali i più importanti sono quelli relativi a:

(ASL 9) IVREA – Costruzione del nuovo Poliambulatorio in parte utilizzato per attività intramoenia in regime ambulatoriale, per un importo a carico dello Stato di euro 4.302.085,95.

(ASL 19) ASTI – Nuova costruzione di una Casa della Salute che sarà realizzata per riconversione del presidio di Canelli ( per un importo a carico dello Stato di euro 1.653.000,00).
Sempre nello stesso territorio sono previsti lavori di realizzazione di strutture distribuite sul territorio provinciale, in coerenza con gli obiettivi della programmazione regionale (importo a
carico dello Stato euro 6.897.000,00).

Sempre nella ASL di Asti è prevista la costruzione del nuovo presidio ospedaliero Vallebelbo (importo a carico dello Stato di euro 11.416.498,11) che prevede la dismissione dalle
attività ospedaliere per acuzie e riconversione degli ospedali di Canelli (Casa della salute) e Nizza Monferrato. Al fine di favorire lo sviluppo della miglior organizzazione possibile
per assicurare la massima soddisfazione dei bisogni dell’utenza, dell’efficienza aziendale e della produttività, si è deciso si operare in un ambito territoriale considerando le
strutture di Asti e Valle Belbo come una unica unità produttiva, in modo da garantire livelli quantitativi e qualitativi elevati ed uguali su entrambe le sedi, cosa non possibile con
l’attuale frazionamento.

(ASL 6) Ciriè – Per quanto riguarda la rifunzionalizzazione delle attività presenti nel presidio ospedaliero di Venaria si è deciso la realizzazione di una nuova struttura
sanitaria da collocarsi nello stesso Comune. La decisione di realizzare una nuova struttura sanitaria nella Città di Venaria Reale (TO) (per un importo a carico dello Stato euro
6.976.816,24) è dettata anche dall’impossibilità di intervenire sull’edificio esistente a causa degli insormontabili vincoli strutturali e morfologici; peraltro dall’indagine
A.Re.S.S. risulta economicamente più vantaggiosa tale soluzione rispetto alla ristrutturazione dell’attuale presidio.

Infine, nell’Accordo è previsto l’intervento di realizzazione di «Opere propedeutiche all’attuazione del progetto Città della Salute di Novara», con il quale la
regione intende creare i presupposti per realizzare un insieme polifunzionale ed integrato di strutture che faccia perno sul nuovo ospedale.

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