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Cogel: gelato, re dell'estate

By Redazione

Cambiano i gusti, passano le mode, ma il gelato non conosce declino, soprattutto in estate. È questo il risultato di un’analisi del Cogel, il Comitato italiano dei gelatieri della
Fipe-Confcommercio, sull’andamento della stagione. Tramontato il fantasioso “puffo” azzurro e messo nel cassetto dei ricordi il giallo “pokemon”, i consumatori quest’anno sembrano rispolverare
la tradizione. Cresce la richiesta di tutte le creme, dalla nocciola al cioccolato anche se in versione speziata (peperoncino) con una divagazione in tema per i gusti alle verdure.

Anche nel 2008, il gelato si riconferma come il grande protagonista dell’estate. Dall’inizio della stagione il consumo di prodotto è già aumentato del 10% e la tendenza
non sembra destinata ad essere invertita. Complice il gran caldo, ma soprattutto la crisi economica della terza e quarta settimana, molti italiani scelgono di pranzare direttamente in
gelateria, con l’avallo del medico che consiglia però di completare il pasto con un frutto. Sulla base di questa nuova tendenza, si registra un’intensificazione degli incontri tra
gelatieri e chef per dare vita alle “RISTOGELATERIE”, una nuova formula che punta a fare sempre di più del gelato una vera e propria pietanza, utilizzando le ricette infinite della
cucina italiana.

Proprio in considerazione di questo andamento, gli italiani stanno diventando sempre più esigenti agli ingredienti (35%), alle calorie (30%), all’igiene della gelateria (20%) e al
servizio (10%). La scelta del locale è però ancora dettata dall’impulso (75%) piuttosto che dagli orientamenti suggeriti dalle guide e da altre pubblicazioni
enogastronomiche (25%).

Il gelato è considerato sempre di più un’attrattiva turistica, come dimostra il numero in crescita di stranieri che dichiara di averne una vera passione ed ammette di
aver scelto l’Italia come luogo di vacanza proprio per gustare il prodotto originale. I tedeschi sono i più grandi estimatori e considerano il gelato uno degli emblemi del “made in
Italy”. Seguono gli scandinavi e gli olandesi, poi gli americani più avvezzi però ad un gelato ad alto contenuto di grassi.

Il basso costo del prodotto e la sua valenza nutritiva fanno amare il gelato anche ai nuovi immigrati. Sudamericani e nordafricani ne sono grandi consumatori, ma al crescere della
scolarizzazione aumenta la ricerca dell’eccellenza.

Per riconoscere un buon gelato artigianale con ingredienti naturali e sempre freschi basta osservare con attenzione i colori specie nei gusti alla frutta. Quelli troppo vivaci sono sintomo di
un uso massiccio di ingredienti non naturali. Sospetti sono anche quei gelati troppo “grandi” a parità di prezzo: potrebbero essere gonfi d’aria, belli a vedersi ma meno
apprezzabili nel gusto.

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