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Classifica UE, Competitività Regioni Europee: Italia retrocede. Perchè?

Classifica UE, Competitività Regioni Europee: Italia retrocede. Perchè?

By Redazione

—–Original Message—–
Date: Sat, 24 Aug 2013 16:32:19
Subject: Classifica UE Competitività Regioni Europee – Italia scivola al 128 posto della Lombardia

Dichiarazione di Achille Colombo Clerici presidente di Assoedilizia:

« E’ la perdita di competitività della Lombardia-motore economico e sociale d’Italia a far perdere posti al nostro Paese nella classifica UE delle Regioni più competitive del
Continente.

E la Lombardia perde competitività penalizzata dalla disfunzione del sistema Italia: un cane che si morde la coda, dunque.

Se guardiamo a quelli che ritengo essere i 5 pilastri della competitività a livello internazionale ( 2 a scala locale, l’ambiente e le infrastrutture, e 3 nazionale, la burocrazia, il
fisco, la giustizia ) possiamo constatare che la Lombardia ha perso terreno relativamente ai primi due – ricordiamo la scarsa attenzione al collegamento ferroviario svizzero AlpTransit,ma si
tratta anche qui di una scelta nazionale  – e l’Italia agli altri tre.

Risultato complessivo è che anche in Lombardia ( regione leader in Italia sotto tale profilo) abbiamo assistito, negli ultimi due/tre anni ad un calo verticale degli IDE ( Investimenti
Diretti Esteri ), indicatore questo assai eloquente della attrattività/competitività del territorio. »

Redazione Newsfood.com
Anche senza le statistiche europee ci eravamo già accorti che qualcosa in Italia non funziona ma i nostri politici dicono (è da anni che lo dicono)
che stiamo uscendo dalla crisi e quindi alle parole dei politici, specialmente quelli DOC italiani, bisogna credere. Quello che non capisco è come mai gli imprenditori siano così
sciocchi da chiudere le aziende e, se non falliscono, licenziare i dipendenti; non capisco perchè i commercianti chiudono le loro attività e sono sempre di più i negozi con
la scritta “affittasi”; non capisco perchè gli albergatori e i ristoratori si lamentano per gli scarsi clienti; Non capisco perchè, nonostante le grandi difficoltà ed il
grande lavoro che occorrerebbe per governare la nave Italia, tutti vogliano andare al timone.

Forse mi sbaglio, forse la realtà è diversa. Mi consola il fatto che un altr’anno l’Europa prenderà in considerazione anche l’importo delle
pensioni percepite da chi, non solo non ha fatto nulla ma si è dato tanto da fare per mettere in ginocchio l’economia per tanti anni. Nessuno ci batterà, saremo primi in classifica
con 90.000 Euro/mese di pensione, seguiti da tanti altri con pensioni d’oro di tutto rispetto. E’ ovvio che per mantenere questo record dobbiamo far morire di fame tanti vecchietti che hanno
lavorato veramente ma per un record così importante, qualcosa (qualcuno) bisogna pur sacrificare!

Parlando seriamente, se persone come Achille Colombo Clerici che rappresentano la Milano che conta, riescono a farsi ascoltare con grande fatica dai politici e
da chi potrebbe/dovrebbe fare qualcosa di concreto per la nostra economia… la cosa mi preoccupa veramente.

Giuseppe Danielli
Direttore Newsfood.com

Roma, 24 agosto 2013

La Commissione europea nell’indice del 2013: in testa alla Top 5 c’e’ Utrech, in Olanda, poi l’area di Londra, dal Berkshire – Buckinghamshire – Oxfordshire (Gran Bretagna), Stoccolma, Surrey
(ancora in Gran Bretagna).

Le regioni del meridione dell’Italia sono nelle ultime posizioni della classifica su un totale di 262: Sicilia 235° posto, Calabria 233°, Puglia 232° e Basilicata 227°.
 

La classifica e’ stata fatta tenendo conto di diversi fattori: istituzioni, stabilità macroeconomica, infrastrutture, sanità e istruzione di base.  Le altre regioni italiane
-Sardegna 222° posto, Campania 217° e Molise 201° – hanno ottenuto risultati paragonabili a quelli raggiunti dalle zone più depresse dell’ est europeo. Punteggi migliori, ma
comunque preoccupanti, per le altre. Dopo la Lombardia (128°), al 141° si trova l’Emilia Romagna, al 143° il Lazio, al 145° la Provincia autonoma di Trento, la Liguria 146°,
il Piemonte 152°, il Friuli 157°, il Veneto 158°, La Toscana 160°, l’Umbria 167°, la Provincia autonoma di Bolzano 173°, le Marche 177°, la Valle d’Aosta 178° e
l’Abruzzo 187°.

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