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Caseificio Merlo: in campo le possibili soluzioni

By Redazione

Alessandria – Si è svolto giovedì 10 aprile, presso la sede della Regione Piemonte, l’atteso incontro per esaminare la grave situazione in cui versa il Caseificio Merlo
di Terzo d’Acqui, la riunione ha visto la partecipazione degli assessori regionali Andrea Bairati e Teresa Angela Migliasso, dell’assessore al Lavoro della Provincia di Alessandria, Domenico
Priora, di Giulia Gelati, assessore al lavoro del Comune di Acqui Terme e del sindaco di Terzo, Vittorio Grillo.

Erano, inoltre, presenti le rappresentanze sindacali di categoria, la RSU dello stabilimento di Terzo e Claudio Leandri, responsabile del personale del gruppo Granarolo.

L’assessore Priora ha illustrato l’intricata situazione che si è venuta e a creare dopo il difficile periodo della cessione al gruppo Yomo e il rilevamento del marchio dal gruppo
Granarolo. Difficoltà confermate da Claudio Leandri, che ha ribadito quello che si ventilava sulla possibile chiusura per difficoltà economica. Difficoltà a cui si è
fatto fronte, per un lungo periodo, attingendo alla redditività dell’area più forte del gruppo, quella del latte, che andava a finanziare le perdite del settore caseario. Allo
stato attuale il nuovo assetto industriale per il gruppo, non permetterebbe di sostenere i costi di tali perdite. Da quanto è emerso, l’unica soluzione per tenere aperto il plesso di
Terzo d’Acqui sarebbe rappresentata da un possibile scorporo del ramo d’azienda e ulteriore cessione del sito. Lo stesso Leandri, ha fatto presente che sono stati contattati circa quaranta
operatori per verificare la possibile cessione, sei dei quali si sono mostrati interessati. Tre sono, però, stati scartati, perché interessati esclusivamente al rilevamento del
marchio, mentre con i restanti tre la trattativa è ancora in corso. La data del termine della cassa integrazione, prevista per giugno 2008, si sta, però, avvicinando e non si
è ancora trovata una soluzione certa. Se per quella data non si saranno formalizzate proposte concrete il gruppo procederà alla chiusura dell’unità produttiva.

Gli assessori Bairati, Migliasso e Priora hanno ribadito che per gli enti locali è determinante il mantenimento del sito produttivo e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Bairati,
sottolineando il ruolo fondamentale della Regione nelle politiche industriali, ha fatto presente che, soprattutto nel ramo agroalimentare, si stanno incentivando progetti importanti. Si
è detto, quindi, pronto a mettere a disposizione dell’azienda la competenza pubblica per la tutela del marchio Merlo, con la rispettiva salvaguardia dei posti di lavoro, nella fase di
valutazione dei possibili acquirenti, con l’attivazione di un tavolo di lavoro tecnico tra i soggetti che vaglieranno le possibili soluzioni.
L’azienda, al termine dell’incontro, ha lasciato una porta aperta a questa soluzione, mentre l’assessore Priora ha ribadito la necessità di andare oltre la data prevista di chiusura,
fissata per giugno. Per rendere possibile questa soluzione, che verrà coordinata da un tavolo di lavoro provinciale, l’assessore Migliasso ha messo a disposizione la proroga degli
ammortizzatori sociali, con l’attivazione della cassa in deroga.

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