Buoni pasto, Fipe: “Servono regole”

10 Febbraio 2011
«Fipe sta cercando di mettere punti fissi per riordinare il sistema dei buoni pasto che altrimenti rischia di saltare». È questo il
commento di Aldo Cursano, vicepresidente vicario Fipe al termine dell’audizione all’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (Avcp) dove sono stati
esposti i punti di criticità.
L’Autorità, dopo aver raccolto le opinioni delle principali parti sociali coinvolte, dovrà trasmettere nell’ambito delle sue competenze a Consip (per la gestione dei contratti con
la pubblica amministrazione) al Governo e al Parlamento le indicazioni per la modulazione delle gare di appalto.
In particolare sono stati evidenziati da Fipe tre punti essenziali: una riformulazione dei bandi di assegnazione dei lotti che possano seguire sempre più il criterio dell’offerta
economicamente più vantaggiosa anziché quello del massimo ribasso; una ridefinizione dei ruoli dell’esercente nei confronti della società emettitrice del buono pasto
affinché il primo venga considerato come sub-fornitore; infine, Consip dovrà assicurare un controllo durante e dopo la gara di appalto del rispetto dei requisiti in essa
contenuti.
Il riferimento è in particolare alla verifica della rete di esercizi pubblici convenzionati, delle modalità di pagamento e soprattutto dei servizi aggiuntivi, assicurando che
questi siano ricondotti a quelli pertinenti la stessa gara.
Redazione Newsfood.com+WebTv