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Bulli in ballo, il fenomeno del bullismo nelle scuole marchigiane

By Redazione

Ancona, 30 Ottobre 2007 – Si è tenuta oggi presso la sede regionale una conferenza stampa di presentazione dei risultati della ricerca «Bulli in Ballo – adolescenti in
bilico – il fenomeno del bullismo a scuola» hanno preso parte alla conferenza Marco Amagliani, assessore ai Servizi Sociali e Immigrazione della Regione Marche, Adriana Celestini
Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità, Germana Pietroni Sgalla, presidente Arcigay – Arcilesbica Caleido di Ancona, l’assessore ai Servizi Scolastici e Pari
Opportunità del Comune di Macerata Federica Carosi. «Ringrazio tutto il gruppo di lavoro che ha realizzato questa importante ricerca scientifica – ha detto l’assessore Amagliani in
apertura di conferenza – che è di stimolo ad andare avanti nell’analisi di questa tematica. Gli esiti dello studio sono interessanti, nelle Marche purtroppo il problema esiste ed
è diffuso su tutto il territorio senza apprezzabili differenze tra provincia e provincia.

Credo che la percentuale del 45% di ragazzi che ritengono le scuole non sicure dal punto di vista del fenomeno, soprattutto per gay e lesbiche, sia addirittura sottostimata, perché molti
non hanno il coraggio di esporsi. Mi ha colpito molto il fatto che dalla ricerca emerga, tra l’altro, l’assenza di capacità di provare empatia da parte dei nostri ragazzi, ossia
l’incapacità di mettersi nei panni di chi soffre ed è più debole. Tutto questo è effetto dei valori e dei modelli che si impongono oggi, fatti di potere, denaro,
apparenza. Non sono passati molti anni, ma sembrano molto lontani i tempi in cui i giovani si appassionavano attorno a ideali di solidarietà ed attenzione all’altro, al diverso, al meno
fortunato. Siate capaci di sentire come vostra una qualsiasi ingiustizia subita da altri ovunque nel mondo, lo diceva Che Guevara e forse sarebbe opportuno recuperare il senso di questa frase.
Sono molte le ingiustizie del mondo di oggi. Molte famiglie non solo non arrivano alla quarta settimana, ma fanno fatica anche già con la terza. Gli immigrati sono sempre più
spesso rappresentati in modo marginale.

La vicenda del Rom di Appignano mette in evidenza poi come anche i media riservino attenzioni diverse se a commettere reati siano nomadi o altri cittadini. Oggi il sindaco Nazzarena Agostini
viene insultata e persino il figlio minacciato, tanto che pensa alle dimissioni. La Regione aveva avviato un confronto con il comune e cominciato a gestire la situazione individuando un’area
per la comunità Rom di quella zona. Poi il fatto, deplorevole e da condannare, ha rimescolato le carte rendendo tutto molto più difficile. Alle tante ingiustizie occorre
rispondere con i diritti alla vita, alla dignità, alla parità di trattamento, è questo il senso della ricerca che oggi presentiamo, uno strumento che funga da guida alle
politiche da attuare. La Regione ha raddoppiato le risorse per gli immigrati, ma non basta. Occorre dare risposte alle molte fragilità presenti: ex carcerati, tossicodipendenti,
prostitute. Dobbiamo dare motivazioni e spazi di espressione alle nuove generazioni in modo che si affermi questa cultura, io continuerò a garantire il mio impegno e le mie energie per
questo percorso».

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