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Breakfast&Finance: incontro think tank del Canova Club by Vincenzo Marzetti

Breakfast&Finance: incontro think tank del Canova Club by Vincenzo Marzetti

By Giuseppe

Vantaggi organizzativi e manageriali per aziende e dipendenti

SMART WORKING

CON LA STRATEGIA

I WIN YOU WIN

di Franco Vergnano

 

MILANO – Si è svolto a metà luglio a Milano un incontro del think tank del Canova Club denominato “Breakfast&Finance” (coordinato da Vincenzo Marzetti) su un tema di grande attualità, lo smart working, il sistema organizzativo che sta cambiando il modo di lavorare con rilevanti benefici per aziende e lavoratori.

In linea con lo “stile della casa” (vige strettamente la regola della Chatam house) l’incontro è stato soprattutto un’occasione unica di approfondimento pratico e operativo per imprenditori, manager e dipendenti delle opportunità offerte da questa nuova modalità di lavoro, attraverso l’esperienza diretta di tre grandi multinazionali (Coca Cola, Sanofi e Zurich Italia), nella persona delle figure apicali responsabili delle Risorse Umane (rispettivamente Emiliano Maria Cappuccitti, Laura Bruno e Federica Troya), da sempre la chiave del successo di ogni corporation o di Pmi con obiettivi di crescita consistente.

L’incontro, coorganizzato con il Gruppo Giovani del Canova Club di Milano, è stato moderato da Simonetta Candela, Partner Responsabile del Dipartimento Labour di Clifford Chance e ospitato dalla multinazionale italiana del lavoro Gi Group (Socio Azienda Benemerito di Canova Club).

In particolare, gli Imprenditori hanno compreso quali sono i benefici in termini di aumento di produttività, retention, impatto sul cuneo fiscale e, last but not least, taglio dei costi di struttura (riduzione degli spazi ad uso ufficio), mentre i manager si sono confrontati con i temi del mind-set aziendale richiesto per l’attuazione dello smartworking e del cambio culturale che questo strumento genera all’interno delle imprese, in quanto “digitali non si nasce e smart si diventa”. Dal canto loro i dipendenti hanno capito quali sono le corrette modalità operative (es: diritto alla disconnessione vs sicurezza sul lavoro) e i vantaggi pratici (es: abbattimento dei tempi di viaggio casa-luogo di lavoro vs per recupero di tempi e spazi di vita).

Durante l’incontro è stata presentata la ricerca di Od&m Consulting, società di Gi Group specializzata in HR Consulting, dal titolo “Smart Working: is your company smart?”

Dall’indagine su HR manager e dirigenti aziendali di 84 aziende per approfondire il tema dello Smart Working – identificando il senso attribuito allo SW, i motivi che portano le aziende a ricorrervi, i benefici e le criticità connesse allo SW, l’importanza e la difficoltà dei diversi ambiti in cui lo SW può essere distinto il livello di “smartitudine” delle aziende – sono emerse diversi temi interessanti.

Ecco i dati principali:

  • allo Smart Working è associato prima di tutto il concetto di flessibilità per oltre la metà dei rispondenti, seguito da responsabilità ed autonomia.
  • Il motivo principale che porta le aziende ad adottare lo Smart Working è migliorare il livello di Work Life Balance (48,8%), seguite dal migliorare l’efficienza dei propri collaboratori (19%), motivare, attrarre e trattenere le persone (17,9%), cambiare la cultura manageriale all’interno della propria azienda (11,9%) e CSR (2,4%).
  • Fra i diversi ambiti in cui lo Smart Working è scomponibile, i più importanti risultano essere anche i più difficili da attuare:
  • Ambito Cultura (9 di importanza / 7,4 di difficoltà su una scala da 1 a 10): le aziende ritengono sia importante lavorare per spostare il focus da “presenzialismo” a risultati, diffondere una cultura di fiducia in azienda, adottare un modello di leadership partecipativo che punti sulla delega e la responsabilizzazione;
  • Mindset (8,7 di importanza / 7 di difficoltà): tra le attitudini che le persone dovrebbero possedere per lavorare in modo smart, i rispondenti ritengono importanti soprattutto l’attitudine all’autonomia e alla responsabilità, l’attitudine all’utilizzo di strumenti digitali, l’attenzione alla privacy e alla sicurezza dell’azienda e dei collaboratori ed infine la predisposizione al cambiamento e l’adattabilità veloce ad esso;
  • Ambito Organizzazione del lavoro (8,6 di importanza / 6,5 di difficoltà): in questo ambito i rispondenti ritengono importante definire KPI per valutare i risultati ottenuti attraverso lo Smart Working, Rendere strutturali e frequenti i momenti di feed-back ed introdurre e promuovere flessibilità degli orari di lavoro e di gestione del tempo;

Le tematiche relative alla tecnologia necessaria agli spazi e alle policy aziendali sono ritenuti meno problematici.

 

Franco Vergnano
Corrispondente area economica
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