Bevande anti sbornia, iniziano gli esami ESAE

In Italia, sono noti come bevande anti sbornia: integratori alimentari che (secondo i creatori) sono in grado di abbassare il livello di alcol nel sangue dopo bevute abbondante. Tuttavia, gli
studi scientifici sull’argomento sono quantomeno carenti.

Per rimediare al problema, parte così una ricerca di ESAE, sezione dell’Università di Milano dedicata Risparmio energetico per l’Agricoltura e l’Ambiente. La ricerca vede la
compartecipazione di dipartimento universitari e di attori privati, si muove a livello europeo ed ha due grandi direttrici.

Il primo obiettivo, come spiega uno dei ricercatori, il professor Antonio Cesare Sparacino, “E’ quello di fornire alla comunità europeo i parametri” per “Il monitoraggio dei trattamenti
per l’alcolemia. Tramite analisi e sperimentazioni, si arriverà a ricerche “Per validare o invalidare claims di grande rilevanza per la sicurezza e la salute dei cittadini, in
particolare dei giovani”.

Tali informazioni serviranno anche alle aziende produttori coinvolte per “Testare scientificamente ed eventualmente apportare miglioramenti all’efficacia dei loro prodotti e creare la
necessaria fiducia nelle istituzioni, nei produttori e nei consumatori”.

Il secondo obiettivo (da raggiungere in tandem con Ies, Sistema interculturale europeo) è indagare sul possibile ruolo del vino come alimento e prodotto nutraceutico.

Infatti, ricorda Mara Rossoni del dipartimento di Produzione Vegetale dell’Università degli Studi di Milano, il vino “In qualità di prodotto derivato dall’uva è ricco di
polifenoli, sostanze con nota attività antiossidante sull’uomo che esercitano un’azione protettiva anche nei confronti delle piante”.

NOTE FINALI, per approfondire:

Matteo Clerici

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