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Apre il nuovo ristorante Hostaria a Palazzolo Acreide

Apre il nuovo ristorante Hostaria a Palazzolo Acreide

By Tiziana

L’Hostaria Palazzolo racconta la cittadina di Palazzolo Acreide, uno dei borghi più belli d’Italia, e il territorio della provincia siracusana in un progetto gastronomico che unisce l’Italia in un percorso del gusto che si snoda tra Arte, Cibo e Cultura.

La cucina di Hostaria, guidata dallo Chef e Maestro Pastaio Raimondo Mendolia, è semplice verace; si esalta nelle contaminazioni di una tradizione stratificata di accostamenti e varianti, eredità delle culture che hanno popolato la Sicilia nel corso dei secoli, fatta di profumi e sapori cari al cuore.

I piatti della tradizione, prevalentemente a base di pesce, si arricchiscono di tutto quanto vive fuori dal piatto e raccontano il territorio attraverso materie prime di alta qualità, sapientemente mescolate per dare vita ad accostamenti emozionali.

Incastonato nel barocco siciliano di Palazzolo Acreide, il ristorante Hostaria, propone una cucina tradizionale che spazia tra i piatti di pesce della tradizione italiana, coinvolgendo i commensali in un’esperienza trasversale che fa del cibo, l’ambasciatore più nobile dell’arte e della cultura di questi luoghi. Il menù si trasforma in esperienza culturale, portando avanti un racconto che fa propria la bellezza barocca dei palazzi storici, gli abbaglianti riflessi delle chiese settecentesche ed i profumi di zagara e salsedine.

Tra perfezione ed innovazione, lo Chef Mendolia racconta l’Italia attraverso le trasparenze di una sfoglia che diventa scrigno di un equilibrio di sapori, capaci di condurre l’ospite attraverso un percorso gustativo multisensoriale, che esalta ed innova gli antichi sapori del territorio, senza snaturarli.

LO CHEF RAIMONDO MENDOLIA 

Genovese per nascita, cosmopolita per passione, lo chef Raimondo Mendolia è oggi uno dei punti di riferimento per il settore della Pasta in Italia e all’estero

Un curriculum che accoglie mille esperienze, affiancando alle consulenze per importanti realtà aziendali, in qualità di Technology Chef, la docenza presso molti Istituti per i Servizi Alberghieri e per la Ristorazione.

Presidente dell’European Chefs Academy e Maestro Pastaio e di Cucina, Raimondo Mendolia esplora il mondo della pasta a 360° affiancando, alla produzione di pasta fresca tradizionale e di rosticceria moderna, un continuo sviluppo di fronti più tecnici come nuove tecniche per la pastorizzazione e l’asciugatura, per l’abbattimento ed il confezionamento, nonchè l’implementazione nel complesso settore delle monoporzioni e della cucina naturale

Una passione, quella per la cucina, che affonda le sue radici nella storia di famiglia e che si nutre di sperimentazione continua, spingendolo a viaggiare in tutto il mondo, in un costante lavoro di studio e perfezionamento; Raimondo Mendolia ha così creato diverse linee di pasta: fresca e secca, ripiene e speciali come la linea Pastagym con integratori alimentari che resistono in acqua bollente, ideali per l’alimentazione di sportivi ed atleti; la pasta in barrique, quella al tabacco, la pasta alla frutta, ed il cocktail di pasta.  Paste bilanciate ed ipocaloriche che affondano le proprie radici nelle semole antiche come tummina, russello, biancolilla e perciasacchi, rigorosamente integrali.

La sperimentazione in cucina lo ha portato oggi in Sicilia, dove ha eletto Palazzolo Acreide a cornice naturale per la sua Hostaria, dove la cucina tradizionale si trasforma in esperienza trasversale che parla di questa terra in cui il cibo si veste di arte e profuma di cultura.

Dalla scelta delle materie prime allo studio di accostamenti innovativi e mai banali che sappiano esaltare e reinventare i sapori tradizionali della Cucina siciliana e di tutta quella della Penisola. Seduti al tavolo, gli ospiti dell’Hostaria, assaporano nei piatti di pesce, l’ideale conclusione di quel percorso culturale iniziato smarrendosi nella bellezza del barocco che illumina le vie della città.

Lo chef si fa narratore e racconta di una cucina tradizionale che, attraverso i piatti di pesce e quelli che utilizzano le materie prime del territorio, sintetizza una storia lunga millenni grazie ad una professionalità alla continua ricerca della perfezione.

UNO.61 L’ARTE, IL DESIGN ED IL GUSTO SI FONDONO NEL PIATTO, PER REGALARE UN LUSSUOSO PIACERE ALLA PORTATA DI TUTTI

1.61: la “proporzione divina”, la bellezza, l’armonia e la perfezione di un rapporto fra il tutto ed ogni sua parte; a questa idea si ispira UNO.61, il formato unico di pasta artigianale trafilata in oro, studiata dal Maestro Pastaio Raimondo Mendolia e confezionata nelle pregiate stoffe sartoriali, cucite a mano dal sarto e artista, Angelo Inglese.

Sartoria, Design e Food si incontrano a tavola in un progetto che avvolge di bello, il gusto semplice ed emozionante di un piatto di pasta. La pasta Uno.61 è realizzata con semola 100% italiana di solo grano duro di Altamura, trafilata in Oro ed essiccata lentamente a bassa temperatura. Ne nasce una pasta ruvida e porosa, tenace e profumata, che accoglie il sugo e lo esalta rendendo l’assaggio, un piacere unico e complesso. Le materie prime utilizzate e la particolare lavorazione ne mantengono inalterate le proprietà organolettiche e la rendono un alimento dall’alto valore proteico e con un basso indice glicemico. Una pasta altamente digeribile a lento rilascio di proteine, caratteristiche che fanno di  UNO.61 la scelta di gusto per chi si prende cura di sé con un’alimentazione sana senza rinunciare ai sani piaceri eleganti della tavola.

LA BONTÀ DELLA PASTA SI VESTE DI ELEGANZA

Una speciale selezione di stoffe cucite a mano dallo stilista Angelo Inglese, artigiano della camiceria italiana a cui è affidata anche una parte del guardaroba di Buckingham Palace, avvolge la pasta; giocando sull’idea delle “mezze maniche” vestite con una “camicia” d’eccezione, il packaging diventa un piacere per gli occhi e il tatto, oltre che un prezioso regalo che nella sua unicità stupisce come un pensiero inaspettato.

Materie prime di altissima qualità, design curato e filiera produttiva d’eccellenza: la pasta UNO.61 racchiude i tre simboli del made in Italy in un prodotto unico nel suo genere, facendosi golosa portavoce di passione, cura e qualità.

I tessuti di Angelo Inglese sono il prezioso scrigno di questa pasta semplice e salutare, uno scrigno che la esalta e la rende ancor più unica con packaging tutti uno diverso dall’altro: si tratta di ritagli di camicie cuciti completamente a mano e chiusi con bottoni in puro corozo, personalizzabili con svariati ricami. Perché anche la sostenibilità è un prezioso ingrediente di Uno.61.

IL TERRITORIO

Tra i monti Iblei, nella Sicilia Sud Orientale, Palazzolo Acreide incontra il viaggiatore raccontandogli epoche e dominazioni diverse che l’hanno caratterizzata rendendola crocevia di civiltà.

Greci e Romani, Bizantini e Arabi, Normanni, Angioini e Aragonesi si sono affrontati e avvicendati in questi territori, lasciando la propria impronta nell’architettura, nel dialetto e nella cucina tradizionale, che qui prende per la gola il turista.

Palazzolo Acreide è una delle perle del Val di Noto dove si concentrano ben sette siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Un luogo sospeso nel tempo in cui si possono leggere le pagine di 3000 anni di storia scritti nelle architetture di epoche diverse. Strutture antiche e moderne si abbracciano e si esaltano a vicenda.

Una passeggiata nel centro cittadino ed intorno ad esso, fatta di passi che attraversano il tempo: dalla necropoli di Pantalica e l’insediamento greco di Akrai, l’antica Grecia piano piano sfuma nel periodo bizantino, testimoniato dalle abitazioni scavate nella roccia con i “ddieri” di Baulì.

Il percorso prosegue per immergersi nello splendore del centro medievale su cui svetta la Rocca di Castelmezzano, sorto su piccolo sperone roccioso proprio sotto l’insediamento greco di Akrai.

Palazzolo Acreide racconta anche una storia di rinascita successiva al disastroso terremoto che colpì il Val di Noto nel 1693. Qui la ricostruzione si vestì di luce e grazia con lo stile tardo barocco unico e differente rispetto al “barocco Siciliano” dell’epoca. Ne è testimone la maestosa Chiesa di San Sebastiano e le pittoresche viuzze che da essa si diramano offrendo scorci unici e suggestivi.

Percorrendole ci si perde nella bellezza: da Palazzo Pizzo, splendido esempio di residenza borghese del Seicento, alla Basilica di San Paolo, adornata di capitelli corinzi, si percorre Corso Vittorio Emanuele immersi nella bellezza dei palazzi barocchi, pronti per ammirare con il naso all’insù la lunga balconata barocca di Palazzo Judica, il più elegante ed imponente edificio nobiliare di Palazzolo Acreide, voluto dal barone Gabriele Judica alla fine del XVIII sec, oggi affascinante location di rassegne ed eventi culturali. Una passeggiata nel tempo non può concludersi senza la testimonianza della civiltà contadina, raccontata attraverso gli oggetti raccolti nell’omonimo museo, fondato da Antonino Uccello, uomo di grande cultura e infinita passione che lo hanno spinto a raccontare la Palazzolo Acreide che sul finire del ‘900 coltivava queste terre fertili.

Una testimonianza che chiude un cerchio attraversato da molte lingue e culture diverse, ciascuna perfettamente leggibile ancora oggi.

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