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ANIA: «nessuna sorpresa per i deludenti risultati delle lenzuolate»

By Redazione

Roma – ANIA condivide il giudizio di fondo dell’AGCM circa i risultati generalmente deludenti delle «liberalizzazioni» in campo assicurativo, che l’esito delle cosiddette
«lenzuolate» in campo assicurativo non sarebbe stato positivo né per le imprese né per i consumatori era chiaro sin dall’inizio, così come è sempre stato
del tutto chiaro che non si trattava affatto di liberalizzazioni, bensì di ulteriori e impropri vincoli burocratici all’attività delle imprese.

In particolare era evidente che il divieto di clausole di esclusiva nei mandati agenziali (decreto legge n. 7/07) non poteva dar luogo a quella figura di «consulente indipendente»,
remunerato dal consumatore e non dalle compagnie, che l’Autorità auspica. Se l’Autorità ritiene che nemmeno i broker, che non hanno né mai hanno avuto alcun contratto di
esclusiva con le compagnie, siano «realmente indipendenti», come si poteva pensare che eliminando la clausola di esclusiva nei rapporti con gli agenti, questi si trasformassero in
consulenti indipendenti?

L’esito effettivo della «riforma» è stato quello da noi ampiamente previsto e denunciato. In generale, gli agenti non sono diventati plurimandatari, ma sono aumentati, per
ora di circa l’un per cento dei premi, i costi di distribuzione. Le compagnie sono state infatti costrette a farsi concorrenza sul terreno dell’offerta delle migliori condizioni non solo al
consumatore, ma anche al distributore. Quand’anche, contro ogni logica imprenditoriale, le compagnie avessero rinunciato ad una politica di fidelizzazione degli agenti sul piano economico e si
fosse effettivamente sviluppato il canale, peraltro da tempo esistente, degli agenti plurimandatari, oggi l’Autorità – giustamente -direbbe che detti agenti non sono affatto dei
«consulenti indipendenti» ed hanno obiettivamente un incentivo a vendere non la polizza più conveniente per il consumatore, ma quella con la provvigione più alta.

Per queste ragioni, era chiarissimo sin dal primo giorno che il decreto Bersani avrebbe avuto effetti controproducenti.

ANIA torna quindi a chiedere che il divieto di esclusiva venga abrogato, prima che si producano altri danni. Nel contempo, ANIA manifesta la propria disponibilità a ragionare sia sui
modi per accrescere la trasparenza delle polizze, come proposto dall’AGCM, sia sul tema dei «consulenti indipendenti». ANIA condivide inoltre l’esigenza di rivedere il sistema di
compensazione forfetaria nell’indennizzo diretto; lo ritiene anzi indispensabile e urgente.

Confidiamo in ogni caso che, dopo le esperienze negative degli due ultimi anni, non si vogliano assumere altre misure che, turbando gravemente l’operatività delle aziende, producono
effetti negativi proprio nei rapporti con i consumatori. É bene, ad esempio, essere consapevoli, sulla base di una vastissima esperienza internazionale, che gli «agenti
indipendenti» sono generalmente più costosi degli agenti monomandatari e sono tipicamente più adatti ad una clientela composta da imprese o famiglie ad alto reddito, con
esigenze finanziarie e assicurative complesse. Non sono certo la soluzione ai problemi di un prodotto obbligatorio di massa, qual è la rc auto.

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