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Agriturismo: 'La Consulta ribadisce le competenze regionali'

By Redazione

Firenze, 18 Ottobre 2007 – “Una sentenza che accogliamo molto positivamente perché va nella direzione da noi auspicata: quella cioè di definire chiaramente gli spazi
normativi di Stato e Regione in materia di agriturismo, confermando le competenze regionali in materia e impedendo, d’ora in poi, ogni invasione di campo”.

Così l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni commenta la pronuncia della Corte Costituzionale sulla legge nazionale in materia di agriturismo.

La Toscana (e parallelamente anche il Lazio) aveva impugnato la legge in quanto, contravvenendo al Titolo V della Costituzione, conteneva una serie di indicazioni di dettaglio che intervenivano
in un ambito di competenza regionale. L’Alta corte – spiega l’assessore – ha dichiarato illegittime tutte le norme nazionali che disciplinano dettagliatamente la materia intervenendo, per
esempio, sui requisiti degli alloggi o delle cucine, sulle comunicazioni di apertura o sulle tariffe. Bocciato anche l’Osservatorio nazionale sull’agriturismo, organismo nel quale la normativa
nazionale non prevedeva il coinvolgimento delle Regioni. La Corte costituzionale ha invece ritenuto legittima la previsione di una classificazione nazionale degli agriturismi, individuando in
questa funzione l’esigenza di esercizio unitario a livello nazionale, ma prevedendo allo stesso tempo che in questa funzione sia previsto il forte coinvolgimento delle Regioni.

“Mi auguro – sottolinea l’assessore – che su questo punto la sentenza abbia quale conseguenza una spinta alla definizione di una proposta in materia da parte del Ministero. Noi siamo pronti a
collaborare. Per il resto la sentenza salvaguarda le norme di programmazione di competenza centrale, ma, ed è quello che ci interessava, ci riconsegna praticamente per intero la
disciplina, punto per punto, della materia”. “Sulla scia di questa decisione – conclude l’assessore – ora potrà completarsi l’attività del gruppo di lavoro per la revisione della
normativa agrituristica in Toscana”.

Massimo Orlandi

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