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15.000 mammiferi investiti ogni anno nella bergamasca

By Redazione

Bergamo – Dall’inizio dell’anno, sulle strade della Bergamasca, si sono verificati incidenti stradali con nove cervi, sedici caprioli, quattro cinghiali e due daini, l’ultimo in ordine
di tempo risale a questa mattina, attorno alle 5:30 e ha visto l’investimento di una grossa femmina di cervo, sulla SS 42 del Tonale, in prossimità della località Pertegalli, a
Endine, da parte, probabilmente di un autotreno.

Sul posto è intervenuta una pattuglia del Nucleo ittico-venatorio del Corpo di Polizia Provinciale.

I numeri, emersi dal rapporto statistico del Servizio faunistico-ambientale della Provincia di Bergamo, parlano di un bilancio sempre più negativo sul fronte della convivenza tra animali
e viabilità ordinaria, soprattutto nel tratto compreso tra Piangaiano e Sovere dove, da inizio ottobre, sono già stati travolti un cinghiale, un cervo maschio adulto e la cerva di
questa mattina. Altri punti a rischio per gli animali sono: l’ex SS 470 della Valle Brembana, i Piani di Scalvino di Lenna e la SP 53 tra Clusone e Lovere.

La pericolosità del tratto di strada statale del Tonale tra Endine e la Mano di Sovere è stata più volte segnalata dal Servizio faunistico-ambientale all’ANAS, senza
però ottenere concreti interventi a salvaguardia della fauna selvatica e dell’incolumità pubblica
– ha precisato Luigi Pisoni, assessore provinciale all’Agricoltura,
Caccia, Pesca e Polizia provinciale -, prova ne è l’ulteriore incidente di oggi che se non altro ha nuovamente danneggiato il patrimonio faunistico provinciale. Tra le diverse
attività umane che contribuiscono a ridurre la diversità biologica, lo sviluppo delle reti viarie assume un ruolo importante. Le elaborazioni della banca dati faunistica
provinciale permette oramai di determinare con precisione i punti caldi in cui realizzare interventi puntuali per consentire gli spostamenti delle popolazioni animali in tutta sicurezza,
tutelando così la loro incolumità e quella degli automobilisti
“.

Secondo i dati dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, si stimano oltre 15.000 mammiferi investiti ogni anno in ciascuna provincia italiana, la maggior parte uccelli, con 25 ogni
chilometro di strada.

In caso di incidente che vede coinvolta la fauna selvatica, dalla Regione Lombardia, arrivano direttive ben precise: eventuali richieste di risarcimento da parte di automobilisti devono essere
inviate dalla Provincia alla Presidenza della Giunta Regionale. Da parte sua, la Regione, ha avviato un’indagine per verificare la veridicità delle denunce relative agli investimenti
della fauna selvatica.

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