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Veneto: Assemblea Regionale Fedagri

Veneto: Assemblea Regionale Fedagri

By Redazione

350 cooperative aderenti, 70.800 soci, 9.500 addetti, con un fatturato cresciuto di oltre il 40% dal 2006 ad oggi: sono questi alcuni numeri delle associate a Confcooperative Fedagri Veneto, che
si sono riunite per la loro Assemblea Regionale, presso l’hotel Crowne Plaza di Padova.

L’incontro si è aperto con i saluti di Bruno Nestori, presidente Confcooperative Veneto, il quale ha evidenziato come la cooperazione veneta sia riuscita a mantenere alti livelli
occupazionali e produttivi nonostante i lunghi mesi di crisi. Un vero e proprio bilancio del periodo 2004-2009 dell’attività della federazione è stato illustrato da Antonio
Melato, Presidente Fedagri Veneto: «Con il costante aumento del fatturato complessivo, che oggi arriva ai 4,5 miliardi di euro(nel 2007 era di 3,8 miliardi), stiamo dimostrando come sia
possibile fondere competitività nel mercato e mantenimento dei valori cardine della cooperazione: valorizzazione dei prodotti dei soci del territorio attraverso la filiera corta,
tracciabilità dei prodotti e il giusto rapporto qualità – prezzo».

Rispetto al lavoro futuro che vedrà impegnata la Federazione, Melato ha spiegato che «oggi Fedagri può contare su una presenza nazionale di 2.000 punti vendita che
controllano il 10% dell’intero fatturato. Nella nostra regione contiamo su oltre 150 spacci cooperativi, che producono in media il 12% del fatturato complessivo. Nei prossimi mesi Fedagri
Veneto sarà impegnata a valorizzare questo patrimonio attraverso la creazione nel sito di Confcooperative Veneto, di una sorta di “motore di ricerca” dove il consumatore potrà
trovare gli indirizzi dei punti vendita diretti delle nostre associate».

«Siamo convinti che l’assunzione di responsabilità e l’autogoverno che da sempre ci caratterizzano saranno le armi vincenti in un contesto socio-economico e politico in evoluzione,
ma determinato ad uscire dalla crisi. Nel corso del 2010 – ha concluso Melato- dovremo inoltre avere un dialogo più costruttivo con la politica, premendo in particolare sulla nuova
programmazione agricola post 2013, senza dimenticare che – accanto ai buoni risultati ottenuti con i nuovi bandi del PSR-Piano di Sviluppo Rurale – serve una decisa semplificazione delle
procedure e una sburocratizzazione dell’intero sistema».

Su questo tema è intervenuto anche Franco Manzato, vicepresidente Regione del Veneto e Assessore regionale all’agricoltura: «Il sistema – Regione, Assessorato, VenetoAgricoltura,
Avepa – deve essere al servizio delle imprese e non un fardello burocratico. Il nostro ruolo deve essere di supporto al lavoro degli agricoltori, anche con azioni concrete: per esempio stiamo
facendo pressione affinché il settore primario entri nella struttura di Veneto Sviluppo». Secondo Manzato: «Il sistema cooperativo ha il vantaggio di non essere orientato al
profit ma di lavorare per il proprio associato, puntando al sostegno del reddito imprenditoriale. La Regione vuole dare un ulteriore aiuto a chi crede realmente nell’impresa, anche attraverso
strumenti come il PSR che offre contributi dal 40 al 60% degli investimenti. Stiamo dialogando anche con la Cassa Depositi e Prestiti per mettere a disposizione del settore primario 300 milioni
di euro di risorse finanziarie».

Tra gli altri temi presentati dall’Assessore Manzato, la valorizzazione dei marchi DOP e IGP, la maggiore integrazionetra settore agroalimentare e turistico, e l’opportunità di far
entrare la cooperazione nei capitali della grande distribuzione.

Clodovaldo Ruffato, presidente della IV Commissione del Consiglio Veneto ha poi aggiunto che tra i prossimi obiettivi c’è un aumento delle risorse per il settore primario, finanziando
Avepa e Veneto Agricoltura con i fondi provenienti dal bilancio generale complessivo della Regione e non con il bilancio dell’agricoltura (fondi assorbiti oggi per il 50% proprio dalle due
realtà).

Nel suo intervento il presidente nazionale di Confcooperative Fedagri Maurizio Gardini ha evidenziato che:«siamo in una fase acuta di emergenza del settore agroalimentare, ma crediamo di
riuscire ad accompagnare la maggior parte delle nostre associate fuori da questa congiuntura negativa. Crediamo che l’elemento vincente sarà la creazione di una filiera più
efficiente, che dia maggiore reddito ai nostri soci, basata anche su un adeguamento delle nostre dimensioni a standard più competitivi. Inoltre dobbiamo garantire un ricambio
generazionale della dirigenza, attraverso una serie di iniziative che garantiscano un’adeguata formazione». «La crisi – ha proseguito Gardini- è legata anche al mercato,
visto che nel 2013 l’Unione Europea dovrà scegliere se sostenere la produzione agroalimentare interna ai confini comunitari: i produttori agricoli americani – che sono un quinto rispetto
a quelli europei – possono però contare sul 60% in più di risorse pubbliche. In questo momento non solo i produttori agricoli, ma anche i consumatori non sono adeguatamente
tutelati: a livello comunitario sono state prese decisioni per eliminare antiparassitari dannosi per la salute, ricorrendo ad alternative più onerose, però sulle tavole dei
cittadini arrivano prodotti extraeuropei che non rispondono alle stesse normative e che quindi non offrono le medesime garanzie». Gardini ha inoltre illustrato il progetto nazionale “Qui
da noi”, che attraverso la promozione della vendita diretta dei prodotti al consumatore, vuole creare un network tra le realtà produttive cooperative.
L’incontro ha visto la presenza anche del direttore di Fedagri nazionale Fabiola di Loreto.

Al termine della mattinata, si è proceduto con l’elezione degli organi di rappresentanza della Federazione Regionale e dei singoli settori. Antonio Melato è stato riconfermato
alla presidenza regionale; nei singoli settori i presidenti eletti sono: Primo Anselmi – ortoflorofrutticolo, Valerio Cescon – vitivinicolo, Angelo Fontana – lattiero caseario, Pierluigi Lovo –
zootecnico, Carlo Stocco – cerealicolo e servizi agricoli vari.

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Redazione Newsfood.com+WebTV

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