Usare la levitazione magnetica per analizzare cibo e bevande

La tecnologia Maglev a levitazione magnetica è finora usata nel campo delle ferrovie, principalmente per abbassare la resistenza all’avanzamento dei treni ad alta velocità.
Tuttavia è possibile usare tale tecnologia anche nel settore alimentare, al fine di analizzare cibi solidi e liquidi.

E’ quanto sostiene una ricerca della Harvard University (di Cambridge, Massachusetts) diretta dal professor George Whitesides e pubblicata sul “Journal of Agricultural and Food Chemistry”.

Per il professor Whitesides e colleghi, la tecnologia in questione presenta numerosi vantaggi: in particolare, la semplicità d’uso, i costi contenuti e la precisione nelle misurazioni.
La levitazione magnetica sarebbe particolarmente adatta a misurare la densità delle sostanze, in modo da ottenere informazioni precise sulla loro composizione.

Gli scienziati descrivono così la creazione di uno speciale sensore, utilizzabile per tenere in sospensione campioni solidi o liquidi tramite magneti. In breve, l’apparecchio consiste in
un contenitore pieno di un apposito fluido con due magneti, posti alle estremità superiore ed inferiore.

I campioni da analizzare vengono posti al suo interno: in base alla distanza verticale da essi percorsa, l’osservatore può determinare la densità.

Fonte: Katherine A. Mirica, Scott T. Phillips, Charles R. Mace and George M. Whitesides, “Magnetic Levitation in the
Analysis of Foods and Water”, J. Agric. Food Chem., 2010, 58 (11), DOI: 10.1021/jf100377n

Matteo Clerici

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