Una “dolce” sosta a Torino alla Gelateria Pepino

21 Dicembre 2012
Fedeltà alla tradizione e slancio innovatore: sono questi i due tratti caratterizzanti la linea imprenditoriale della Gelateria Pepino, storica azienda torinese attualmente guidata
dalla famiglia Cavagnino, giunta alla quinta generazione con il giovane Edoardo, che sta intraprendendo un’incisiva azione di rilancio del brand, affiancato dall’amministratore delegato Alberto
Mangiantini.
Fondata a Torino nel 1884 per iniziativa del napoletano Domenico Pepino, che si prefisse l’obiettivo di convertire i palati dell’aristocrazia piemontese al gusto del gelato, prodotto all’epoca
pressoché sconosciuto, l’azienda venne rilevata nel 1916 dalla coppia formata dai commendatori Cavagnino e Feletti che nel 1939 lanciarono sul mercato il Pinguino®, primo gelato su
stecco ricoperto di cioccolato, ancora oggi prodotto qualificante l’azienda, nato dalla combinazione tra la volontà di rispettare i parametri qualitativi della tradizione gelatiera di
Pepino con la spinta propulsiva verso l’innovazione, necessaria per adeguarsi ai mutamenti nei gusti dei consumatori.
Proprio dall’armonico incontro tra questi due principi, fedeltà alla tradizione e attenzione verso il nuovo, prendono forma i prodotti che l’azienda Pepino ha lanciato in vista del
Natale 2012: il panettone artigianale ripieno di semifreddo, disponibile nei gusti crema, cassata, gianduja e zabajone e proposto nei formati da 1100 gr e in versione mini da 135 gr., e
il Pangelato, gelato alla crema con morbido cuore di panettone artigianale.
Lo studio e il lancio di nuovi prodotti si affianca, inoltre, all’opera di continuo affinamento e valorizzazione dei prodotti tradizionali, di cui il Pinguino® è indubbiamente
l’elemento qualificante, tanto da essere ormai percepito come parte integrante dell’immaginario collettivo torinese al pari della Mole Antonelliana o dei “toret”, come dimostra la testimonianza
di Bruno Gambarotta, giornalista e showman piemontese: “Nel 1951, dopo aver superato l’esame di terza media, venni a Torino per la prima volta, accompagnato da mio padre. Papà mi
chiese di esprimere tre desideri. Gli risposi: salire a Superga per vedere il luogo dove era precipitato l’aereo del Grande Torino; andare in via Arsenale 21, perché associavo
quell’indirizzo agli studi radiofonici; assaporare il Pinguino di Pepino, un prodotto che era entrato nella mia immaginazione di ragazzo grazie ai racconti di un compagno di classe. Mio padre
esaudì le tre richieste: salimmo a Superga, mi portò dinnanzi al portone di via Arsenale 21, ma non vi trovai nulla di quanto avevo sperato, e, infine, mi condusse nella Gelateria
Pepino a gustare il Pinguino…… quell’esperienza si radicò talmente nella mia memoria che ancora oggi associo il Pinguino, insieme con pochi altri prodotti con forte valore simbolico,
all’immagine più autentica di Torino”.
Ma il Pinguino è entrato anche in letteratura, grazie alla penna del torinese Enrico Pandiani, scrittore di noir: “Innamorato del Pinguino sin dall’infanzia, ho trasmesso questa
passione non solo a mio figlio ma anche alla protagonista del mio prossimo romanzo, una detective privata che lavora a Torino e che descrivo come assidua consumatrice di Pinguini, cui
attribuisce proprietà “antidepressive”. Tale è l’innamoramento del mio personaggio per il Pinguino da farle affermare che, in caso di allontanamento da Torino, la cosa che le
mancherebbe di più sarebbe proprio il gelato di Pepino e questa considerazione rispecchia anche il mio pensiero”.
Gli esperti di questioni legate all’alimentazione, inoltre, ci ricordano che, sotto il profilo nutrizionale, il consumo di gelati di qualità come il Pinguino non rappresenta soltanto il
soddisfacimento di un’esigenza di piacere, ma genera altresì benefici effetti sulla salute del consumatore per le numerose proprietà che vi sono riconosciute.
Così il dietologo Giorgio Calabrese: “Una volta il gelato si mangiava solo in estate, oggi è un alimento vero e proprio e può essere considerato alla stregua di
dolci o panettoni. Certo, un gelato alla frutta è più leggero e più indicato soprattutto al termine di grandi pranzi o cenoni come quelli natalizi, ma in ogni caso il
gelato diventa un gradevole dopo cena da sostituire tranquillamente a un dolce. E anche lo storico Pinguino può essere un elegante dessert da fine pasto con cui augurarsi Buone Feste”.
Punto di riferimento per gli appassionati desiderosi di concedersi una “dolce” sosta è la Gelateria Pepino di piazza Carignano, storico locale incastonato nel cuore barocco di Torino, al
centro di quel percorso d’arte e di storia che vide l’ascesa della dinastia sabauda.
Il locale, nato come punto vendita dei prodotti Pepino, si è con il tempo affermato anche nei servizi di ristorazione, aperitivi, colazioni, catering e, di recente, è stato teatro
di un’iniziativa legata all’enogastronomia, “A tavola da Pepino”, un ciclo di tre cene distribuite fra i mesi di novembre e dicembre e pensate per valorizzare la tradizione culinaria
piemontese.
L’esperimento, dato il successo riscontrato, verrà ripetuto durante le festività natalizie con la proposta di alcuni eventi culinari: la cena del 24 dicembre, il classico pranzo
di Natale del 25 dicembre, le cene del 30 e del 31 dicembre.
Infine, per l’ultimo dell’anno, lunedì 31 dicembre, la Gelateria Pepino organizzerà in collaborazione con Turismo Torino una tappa del ciclo di “Merende Reali” ambientate nei
locali storici della città, luoghi di ritrovo e di socializzazione dove l’incontro galante o la chiacchierata tra amici si è da sempre accompagnata alla degustazione delle
prelibatezze dolciarie piemontesi.
Per maggiori informazioni: www.gelatipepino.it
Redazione Newsfood.com+WebTv