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UE, allevatori di Bovini: “Va riaperto il dossier trasparenza”

UE, allevatori di Bovini: “Va riaperto il dossier trasparenza”

By Redazione

Lo scandalo della carne di caballo in prodotti di manzo ha colpito il mercato della carne, la sfiducia dei consumatori che si manifesta con un netto calo delle vendite.

Allora, all’interno della PAC “Va riaperto il dossider trasparenza”: è la richiesta delle associazioni degli allevatori di bovini da carne alla UE, desiderosi di maggior controllo della
filiera zootecnica.

Questo il messaggio del documento, firmato congiuntamente dai rappresentati delle associazioni di categoria, in concomitanza con il meeting nazionale della razza bovina Piemontese. Ad agire,
Anaborapi (razza Piemontese), Anabic (razze Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podolica) e Anacli (razze Charolaise e Limousine italiane).

Secondo il testo “E’ assurdo che, proprio in un momento in cui i consumatori si interrogano sulle garanzie dei prodotti zootecnici, a Bruxelles si proponga di eliminare l’etichettatura
volontaria della carne, limitando le informazioni disponibili a quel poco previsto obbligatoriamente. L’etichettatura volontaria è un provvedimento che ha funzionato in modo eccellente
per oltre dieci anni, sul quale gli allevatori italiani hanno investito e che permette al consumatore di ricevere importanti informazioni sul prodotto che acquista in macelleria”.

Più sintenticamente, l’etichettatura volontaria dà informazioni cruciali: razza allevata, tipo di alimentazione, azienda d’origine. Cancellarla vuol dire mettere tutti i prodotti
in una sorta di limbo, una zona grigia dove carni di qualità si confondono con quelle scadenti.

Perciò, concludono gli allevatori, “E’ fondamentale che Bruxelles riveda le proprie posizioni a salvaguardia del consumatore e delle produzioni tipiche Italiane”.

Matteo Clerici

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