Tutto sul sale, cosa è, a cosa serve, quali opportunità offre

12 Dicembre 2018
Tutta la verità sul sale italiano migliore
Tutto sul sale, salgemma, sale marino, NaCl…
Con vari articoli e interviste, Newsfood.com affronta un argomento apparentemente poco interessante. Un ingrdiente fondamentale per la produzione e la conservazione di tutte le eccellenze agroalimentari; una materia prima naturale che abbiamo già abbondantemente in giacimenti, la Salgemma. Viene anche prodotto il sale marino nelle varie saline delle nostre coste: acqua di mare, sole e basta. Una risorsa che in Italia è poco valorizzata, da sfruttare meglio: fonte economica ecologica e di posti di lavoro per i nostri giovani.
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IL SALE E’ …
… FONDAMENTALE PER LE GRANDI DOP ITALIANE RICONOSCIUTE NEL MONDO.
Il sale è un patrimonio nazionale utile anche in cosmesi, in farmaceutica e come coadiuvante terapeutico di diversi malanni della pelle, contro dolori da stanchezza. Ma soprattutto i cristalli o fiocchi o rombi di questo ingrediente nostrano entrano nella storia dei grandi alimenti e cibi italiani. Nessun altro sale al mondo di miniera o di mare ha una finalità e un uso così importante. Oltre a quello medicamentoso, ha la proprietà di conservare il cibo, e che cibo! Non parliamo solo di stoccafisso, saracca, carpione, baccalà, acciughe o olive in salamoia; senza di lui non avremmo il culatello di Zibello, il Parmigiano, il lardo di Colonnata, la coppa di Piacenza, il Grana Padano, la Bresaola, la carne Salata.
E’ …
… CLORURO DI SODIO MA NON SOLO.
quello di miniera è 4-5 volte più salato di quello del mare, è più asciutto e più ricco di minerali terrosi e metallici. Infatti quello comune, non integrale e grezzo, viene lavato e sbiancato prima di essere confezionato per il supermercato. In natura il grezzo integrale può avere odori e profumi diversi, colorazioni diverse dal giallo crema al nero, passando per le tonalità blu e rosse, ma anche azzurro smeraldo e rosa, anche maculato e senza una colorazione uniforme. Queste tonalità non sono difetti, non sono impurità bensì denotano una specializzazione caratteriale che hanno i vari sali, da utilizzare in modi diversi. Sono indici del contenuto più o meno evidente di iodio, ferro, boro, bromo, manganese, magnesio, sodio, potassio, zolfo ecc. Fino a 80-90 oligo-microelementi ci sono in un granello.
E’ …
… UN BENE STATALE, DI TUTTI.
Viene concesso a tempo determinato con concessioni del Demanio a enti locali o a imprese locali con lo scopo di valorizzare e promuovere i distretti produttivi sia in termini turistici, che di sviluppo economico che di nuove imprese che di tutela ambientale e di sanità pubblica o privata. Deve restare un bene strategico del BELPAESE. Il sale è strettamente collegato con l’agroalimentare e la enogastronomia. Non deve essere concesso che imprese straniere acquisiscano diritti e concessioni, inoltre senza controllo di importazione ed esportazione. La qualità del sale marino e di miniera italiano non deve essere inquinato da altro anonimo importato senza origine, senza nome, senza controllo analitico e sensoriale.
IL SALE E’ …
… MOLTO PIU’ DI UNA COMMODITY.
Ha una funzione eccezionale di migliorare o di insaporire piatti e ricette della cucina tipica e tradizionale italiana, dalla carne al pesce, dalle verdure agli ortaggi. E’ giusto che nelle ricette e nei piatti sia indicato il migliore da usare come cottura o come condimento. Ci sono 100-200 tipologie idonee per la cucina e per il dosaggio a tavola. Occorre mettere obbligatoria sulle confezioni, in vendita al minuto e nei supermercati, una etichetta che spieghi i contenuti tecnici naturali, il giusto binomio alimentare, il dosaggio e il momento opportuno da essere usato. Può essere più o meno acido, o colorato o con un sapore molto particolare. Ecco l’importanza dei Distretti Produttivi del Sale, un brand SaleSuditaly e le indicazioni di consumo.
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Giampietro Comolli agronomo, enologo, economista, giornalista e saggiamentale Esperienza in Anga e dirigente Coldiretti e fondatore Terranostra, Intern Parlamento Europeo e master in mktg agroalimentare. Esperto consorzi tutela. In Colli Piacentini, Oltrepo Pavese, Franciacorta, Gavi, Bolgheri, Valdobbiadene. Fondatore Forum Spumanti d’Italia. Direttore strategico gruppo Ferrari-Lunelli. Curatore vini 3 G8 in Italia. Membro diverse accademie e comitati. Libero docente distretti enoturistici e storia del vino. Direttore Bubble’s Italia Magazine. Presidente Ovse, Ceves, Ones.
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Redazione Newsfood.com