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Superbonus edilizia, una misura da sostenere

Superbonus edilizia, una misura da sostenere

By Giuseppe

Superbonus edilizia, una misura da sostenere

In approvazione al Parlamento ed al Consiglio Europeo la revisione della direttiva  sulla prestazione energetica nell’edilizia che rientra nel contesto del pacchetto “Fit for 55” e integra le altre componenti per gli obiettivi di decarbonizzazione e di risparmio energetico entro il 2030 e 2050.

 

 

“Superbonus, una misura da sostenere” – Articolo su QN IL GIORNO del 9 luglio 2022 –

di Achille Colombo Clerici

E’ giunta ormai in fase di approvazione davanti al Parlamento ed al Consiglio Europei la revisione della direttiva predisposta dalla Commissione sulla prestazione energetica nell’edilizia. Essa rientra nel contesto del pacchetto “Fit for 55” e integra le altre componenti già proposte a luglio del 2021 per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione “net emissions zero” e di risparmio energetico entro il 2030 e 2050.

In questa strategia, gli elementi-chiave sono legati ad un’ondata di ristrutturazioni (per l’Italia si parla di 100milioni di mq. all’anno, per una spesa media annua di 60 miliardi) con norme minime obbligatorie di prestazione energetica degli edifici.

Sono previsti Piani nazionali di ristrutturazione di edifici e norme prestazionali per la nuova edificazione. Sistemi tecnici per l’edilizia e divieti di utilizzo di combustibili fossili per le caldaie di riscaldamento domestico; infrastrutture per la mobilità sostenibile e pre-cablaggio degli edifici; passaporto di ristrutturazione predisposizione degli edifici all’intelligenza; attestati di prestazione energetica, con ispezioni, affissioni, banche dati.

Quanto alle sanzioni per mancanza di rispondenza degli edifici alle norme minime obbligatorie sui requisiti energetici, la direttiva non precisa, nel particolare, ma stabilisce che esse devono essere effettive, proporzionate e dissuasive. Ma sappiamo che l’arrière pensée della Commissione va nel senso di prevedere la incommerciabilità e la non locabilità dell’edificio che non risponda ai requisiti energetici richiesti.

Per ottemperare a questo vasto programma europeo il nostro Paese ha varato, fra le altre, la misura del “superbonus” che è provvidenziale, essendo l’unica in grado di smuovere l’universo dei 1,2 milioni di condomini, presenti in Italia, diversamente non interessati ad intervenire in alcun modo, né sensibili anche alle pur severe sanzioni immaginate dal legislatore europeo, essendo destinati all’utilizzo da parte di utenti diretti occupanti. Posso comprendere le reazioni emotive derivanti dalla constatazione delle truffe intervenute, che non giustificano tuttavia l’idea di sopprimerlo. Facciamolo piuttosto funzionare al meglio, come strumento virtuoso per produrre lavoro, crescita economica e riqualificazione edilizio/urbanistica ed energetica del patrimonio edilizio esistente, secondo i programmi europei.

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