Scienza e conflitti di interesse: la testimonianza dell'ex direttore del British medical journal
27 Novembre 2007
La scienza tra etica e profitto, un rapporto ambiguo in cui gli interessi privati rischiano di compromettere la trasparenza dell’informazione scientifica, in particolare in biologia e nei suoi
tradizionali filoni applicativi, dalla biomedicina agli Ogm, studi recenti dimostrano che in molti casi la letteratura scientifica, benchè pubblicata sulle testate più
prestigiose, è di dubbia attendibilità, specie su temi «sensibili» per l’industria.
Che cosa sta accadendo, dunque, alla ricerca e alla comunicazione biomedica? E’ ancora possibile sollevare la questione morale della scienza?
Al IV Congresso internazionale «Scienza e società – Etica, conoscenza scientifica, comunicazione«, organizzato dalla Fondazione Diritti Genetici il 29 e 30 novembre a Roma,
la testimonianza di Richard Smith, ex direttore del British Medical Journal, alla guida della prestigiosa rivista per 12 anni, autore del libro «The trouble with medical journals«,
e di Jean-Michel Panoff, microbiologo dell’Università di Caen (Francia), collaboratore del biologo molecolare Gilles Eric Séralini nello studio indipendente che nella primavera
scorsa confutò le valutazioni rassicuranti presentate dall’Efsa sul mais transgenico Mon 863.
La due giorni di riflessione proseguirà poi con scienziati, filosofi, giornalisti, e vedrà confrontarsi, fra gli altri, Ermanno Bencivenga, Filosofo della scienza
all’Università della California; Marcello Cini, Fisico ed epistemologo all’Università La Sapienza di Roma; Luisella Battaglia, Bioeticista all’Università degli Studi di
Genova, che affronterà il tema dell’abuso dei test genetici in medicina; Giuseppe Altamore, saggista e giornalista di Famiglia Cristiana, autore del libro «I padroni delle notizie.
Come la pubblicità occulta uccide l’informazione».
Aprirà i lavori Mario Capanna, Presidente Fondazione Diritti Genetici.
Dopo l’esperienza di coordinamento della Consultazione nazionale su Ogm e modello di sviluppo agroalimentare – che ha già raccolto più di tre milioni di voti firmati per un’
agricoltura sostenibile e libera da organismi transgenici, e che si concluderà il 9 dicembre prossimo -, la Fondazione Diritti Genetici apre dunque un confronto tra il mondo della
scienza e quello degli editor scientifici sul tema della credibilità dell’informazione, come tappa ulteriore della grande mobilitazione nazionale che si sta svolgendo nel Paese .
A conclusione dei lavori, venerdì 30 alle ore 21.30, sarà rappresentato «Mi fido di te«, spettacolo tratto dall’omonimo romanzo di Massimo Carlotto e Francesco Abate,
con Massimo Carlotto e Francesco Abate (voci narranti), Loris Contarini (voce recitante) e Maurizio Camardi (sassofoni, flauti elettrici, elettronica), un affascinante noir sul mondo della
sofisticazione alimentare, in scena per la prima volta.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.