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Salute: inizia domani al tribunale di Como il processo per gli scaldabiberon difettosi

Salute: inizia domani al tribunale di Como il processo per gli scaldabiberon difettosi

By Redazione

Inizierà domani il processo dinanzi al Tribunale di Como relativo al caso degli scaldabiberon Chicco risultati difettosi.

Come si ricorderà la vicenda nasce da una denuncia del Codacons, avviata dopo aver accertato che un modello di scaldabiberon per auto prodotto da Artsana (Chicco) raggiungeva temperature
eccessivamente elevate e tali da far ritenere il prodotto pericoloso ex artt. 103 e 104 D.lgs. 206/2005 con grave rischio di ustione per l’utilizzatore.

L’inizio dell’indagine risale al luglio del 2005, quando il Codacons presenta un primo esposto alla Procura di Torino per conto della madre di una bimba di appena due mesi il cui biberon si
fuse proprio a causa dell’anomalo surriscaldamento. Il Procuratore Raffaele Guariniello fece allora realizzare una consulenza tecnica al Politecnico di Torino, che certificò la
potenziale pericolosità del prodotto. Il fascicolo venne poi trasferito a Como per competenza territoriale.

La Procura di Como ha così deciso di rinviare a giudizio il responsabile della qualità dei prodotti della Artsana spa, Massimo Sirotti, con l’accusa di «immissione sul
mercato di prodotti pericolosi».

Il Codacons, attraverso l’Avv. Tiziana Sorriento, si costituirà domani parte civile nel processo, in rappresentanza della categoria dei consumatori, evidentemente danneggiati
dall’immissione in commercio di un prodotto potenzialmente pericoloso.

Intanto, si aspettano le decisioni in merito di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico, Ufficio Sicurezza dei Prodotti a suo tempo investito della questione dal Codacons e dallo
stesso P.M. Dott. Guariniello. Tutti coloro che in data successiva ad agosto 2009 hanno acquistato o utilizzato il prodotto, possono avviare una class action contro l’azienda per ottenere il
giusto risarcimento.

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