Ripartite le risorse del Fondo per il sostegno alle locazioni in Sardegna
15 Novembre 2007
Sardegna, 13 Novembre 2007 – La Giunta regionale ha deliberato la ripartizione delle risorse del Fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, operativo dal 1999 e
destinato a contribuire agli oneri finanziari sostenuti dalle famiglie che versano in condizioni di disagio economico. Le 255 graduatorie stilate dai Comuni rappresentano il seguente dato
complessivo di fabbisogno:
? il fabbisogno in Sardegna ammonta a 15.231.512 euro;
? 6.259 sono le famiglie comprese nelle graduatorie comunali, di cui 5.750 (92%) nella fascia A e 509 (8%) nella fascia B.
Nel complesso, a fronte di un fabbisogno di 15 milioni 231mila 512 euro sono state rese disponibili le seguenti risorse: 64mila 171 euro di economie degli anni precedenti, 427mila 192 euro di
risorse comunali, 213mila 596 euro di premialità regionale ai Comuni, 8 milioni 480mila 931 euro di fondi regionali e statali ripartiti con percentuale fissa, per un totale di 9 milioni
185mila 892 euro, pari a oltre il 60% del fabbisogno.
Per quanto riguarda la Sardegna, il «Fondo» è stato alimentato sino al 2004 dalle sole risorse statali, con una dotazione media annua assolutamente insufficiente
perché riusciva a soddisfare appena il 39% della domanda delle famiglie. L’andamento negativo è stato invertito a partire dal 2005, con uno stanziamento regionale che è
andato via, via in crescendo.
Nel 2006 l’impegno finanziario della Regione è stato portato a 4 milioni di euro, confermati per l’anno in corso, raggiungendo una percentuale di soddisfacimento delle domande pari
all’81,20%. Intanto il Ministero delle Infrastrutture – Dipartimento per le infrastrutture statali ha garantito ulteriori risorse finanziarie a titolo di contributo ordinario e di
premialità, assegnando alla Regione 4 milioni 694mila 528 euro per il 2007.
I criteri di assegnazione per quest’anno prevedevano:
– una premialità per i Comuni che stanziano proprie risorse a titolo aggiuntivo a quelle statali e regionali (almeno il 5% del fabbisogno accertato con la procedura ad evidenza
pubblica);
– limiti di reddito per l’accesso ai benefìci, confermando le disposizioni statali per quanto riguarda la fascia A (corrispondente al reddito annuo fiscalmente imponibile complessivo del
nucleo familiare, uguale o inferiore alla somma di due pensioni minime Inps, cioè a 11.339,64 euro), per la quale il canone incide in misura superiore al 14% del reddito imponibile, e
stabilendo per la fascia B (canone superiore al 24% del reddito imponibile) un limite di reddito compreso tra 11mila 465 e 20mila 63 euro, tenendo conto della composizione del nucleo familiare
interessato;
– contributo concedibile a ciascuna famiglia non superiore a 3.098 euro per la fascia A e 2.324 euro per la fascia B;
– ripartizione tra i Comuni delle risorse finanziarie disponibili proporzionalmente all’effettivo fabbisogno riscontrato a seguito dell’istruttoria delle domande, ferma restando l’attribuzione
delle risorse attribuite agli stessi Comuni a titolo di premialità.
Sono state accolte anche le domande dei Comuni di Siligo, Sant’Andrea Frius, Guasila, Codrongianos, Bottidda e Quartu Sant’Elena, nonostante fossero state deliberate e inoltrate fuori termine:
ciò per non recare nocumento alle istanze di intervento delle famiglie deboli che tali graduatorie esprimono, soprattutto con riferimento al Comune di Quartu Sant’Elena con una domanda
certificata pari a un milione 139mila 887 euro.
Una curiosità: Quartu (con richieste di 420 nuclei familiari) e Alghero (376) registrano, in proporzione al numero di abitanti, una percentuale maggiore di casi rispetto a Cagliari (744)
e Sassari (546).
Nella proposta di bilancio 2008, la Giunta ha previsto un aumento del 50% delle risorse a carico della Regione: da 4 milioni la dotazione dovrebbe passare a 6 milioni di euro, nell’ottica di
una particolare attenzione al problema. Ora si attende l’approvazione da parte del Consiglio regionale.