Rifiuti: L’olio esausto di frittura diventa un rischio per l’ambiente

Roma – L’olio di frittura dei ristoranti e quello prodotto dalle famiglie italiane rischia di perdere le regole di raccolta e di finire nell’ambiente a rischio anche della
salute. Senza contributi, infatti, si tornerà all’ anarchia: questo l’allarme lanciato dal Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento oli e grassi vegetali e
animali esausti (Conoe). “Senza il contributo di riciclaggio – ha detto il Presidente del Conoe, Edi Sommariva, durante la presentazione del II Rapporto Ambientale – questa filiera
è destinata a tornare ad una sorta di anarchia, con tutti i rischi ambientali e sanitari connessi. L’Italia, che non è l’ultima fra gli Stati europei nel controllo di
qualità igienico sanitario, non può permettersi questi rischi”.

Per il senatore Roberto Della Seta (Commissione Ambiente del Senato della Repubblica) è singolare che “l’antitrust dedichi tanta scrupolosa attenzione proprio nei confronti del
sistema dei consorzi obbligatori che ha reso indubitabili servizi alla causa della difesa dell’ambiente”. L’olio esausto di fritture, pur non pericoloso in sé, ha spiegato il
Conoe, “se disperso nell’ambiente causa gravi danni a flora e fauna, se smaltito nella rete fognaria provoca danni agli impianti di depurazione mentre comportamenti fuori controllo
possono favorire lo scorretto riutilizzo”.

Si stima che vengano prodotte in Italia 280.000 tonnellate di olio esausto ogni anno di cui 45.000 tonnellate l’anno raccolte con punte massime in Emilia Romagna e Lombardia, da sole il
35% del rifiuto conferito (insieme al Lazio e alla Sicilia oltre il 50%). Per il 2012 si prevedono 100.000 tonnellate di raccolto. Dall’olio di frittura raccolto derivano lubrificanti
vegetali per macchine agricole, estere metilico per biodiesel, glicerina per saponificazione, combustibile per recupero energetico. Al Conoe, costituito a norma di legge il 1/o ottobre
del ’98 e operativo dal 2001, partecipano oltre 120.000 imprese.

Ansa.it per NEWSFOOD.com