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Quando il cibo non è solo mangiare. Modi alternativi di commercializzare gli alimenti

Quando il cibo non è solo mangiare. Modi alternativi di commercializzare gli alimenti

By Redazione

 

Se pensate che pane e companatico si possano usare solo per nutrirsi, beh, vi state sbagliando. Creativi originali hanno trovato modi
insoliti per far fruttare i cibi.

La catena alimentare Burger King ha messo in commercio il profumo all’hamburger. Denominato Flame, l’essenza è
stata descritta dai suoi creatori come “ il profumo della seduzione con un pizzico di odore di carne grigliata.” Esclusivamente per uomini, il prodotto vanta un prezzo molto
competitivo, 3.99 dollari, contro, ad esempio, gli 80 dollari di Chanel n.5.

In Messico, alcuni stilisti hanno organizzato una sfilata con abiti fatti di cibo. Sono state presentate creazioni realizzate con
foglie di palma, alghe, cocco e pezzi di ananas, alcune delle quali addirittura commestibili.

 A Zagabria, il cioccolato è diventato materiale da costruzione. L’architetto Krunoslav
Budiselic ha utilizzato più di centomila mattoni per costruire il suo castello, avente una lunghezza di sei metri, un’altezza di tre ed una larghezza di due.

Altri invece utilizzano il cibo come materia prima per composizioni artistiche.

Jim Victor, ad esempio è uno di questi. Artista ed insegnante con più di quarant’anni d’esperienza, Victor
ha guadagnato l’applauso di quotidiani prestigiosi come il New York Times o Der Spiegel per il suo talento creativo. L’opera di Victor è varia, spaziando da jeep
ricoperte di cioccolato a manichini di verdura a sculture di formaggio, fino ad un monumento commemorativo a Benjamin Franklin interamente realizzato in burro.

Soggetti del MoFA (Museum of Food Anomalies) sono le stranezze della natura. I visitatori del sito www.hanttula.com/exhibits/mofa/  possono ammirare opere
d’arte realizzate con stramberie alimentari: si trova quasi di tutto, dalla carota simile alla testa di un coniglio alla macchia di aceto che imita il volto di un alieno, perfino
il pomodoro Frankenstein, completo di sutura chirurgica simile a quelle del mostro. 

Non è sempre obbligatorio essere così originali per stupire e “portare in tavola “ qualcosa di nuovo. Davide
Scabin, torinese con una militanza culinaria lunga una vita, ha reso il suo ristorante, il Combal.zero di Rivoli, una fucina di idee rivoluzionarie, mix di buona cucina e arricchimento
artistico. Il cliente può richiedere un menù creativo con invenzioni come il cyber egg, tuorlo d’uovo e caviale racchiuso in una bolla di pvc da incidere, le
caramelle in polvere da sniffare o l’HamBook, un menù che racchiude fette di prosciutto e gelatina di melone. Forse ancora più inusuale e tipico è il piolakit
(da piola, termine piemontese per osteria): un intero pasto, dall’antipasto al dolce, servito in piccole porzioni modonose, completo di Barbera in fialetta di plastica e mazzo di
carte per passare il tempo.

 

Matteo Clerici/redazione Newsfood.com

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