Prosecco Docg – E’ necessario individuare una denominazione territoriale unica per sfruttare al meglio le risorse

21 Luglio 2009
Treviso – Ottenuta la Docg, la Provincia di Treviso mette subito in campo una serie di azioni relative allo sviluppo del settore Prosecco, in particolare
per quanto riguarda l’area storica di Conegliano-Valdobbiadene. Forte rilievo viene posto proprio sul tema della denominazione.
L’Amministrazione Provinciale ha infatti convocato un tavolo al quale hanno partecipato tutti gli attori interessati dall’area storica: la Regione Veneto, il Consorzio di Tutela del Conegliano
Valdobbiadene, Camera di Commercio, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcooperative, Unindustria, il Comitato Nazionale Vini.
“Durante la riunione, sono state trattate tre tematiche in particolare – esordisce il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro – Innanzitutto, siamo partiti dal concetto che i
nuovi disciplinari di tutela hanno fissato regole certe per i prossimi anni.
Ecco perché è necessario porre l’attenzione su una questione ancora aperta: quella della denominazione territoriale con la quale le oltre 57 milioni di bottiglie si presenteranno
sul mercato. La Provincia ha promosso il Tavolo Trevigiano del Prosecco all’interno del quale discutere su questa tematica e giungere a una soluzione condivisa con le associazioni di categoria
e il mondo agricolo, seguendo il modello di pianificazione strategica che ha portato grandi successi in passato.
Il tutto, però, con un punto fermo: devono essere i produttori a scegliere la denominazione. Conegliano Docg? Valdobbiadene Docg? Conegliano-Valdobbiadene Docg? Valdobbiadene-Conegliano
Docg? È giunto il momento di scegliere per non perdere grandi occasioni di promozione internazionale.
Visto che saranno messe a disposizione risorse anche pubbliche per la promozione della Docg – chiude Muraro – è opportuno sin d’ora individuare una denominazione territoriale unica per
sfruttare al meglio queste risorse”.