Privacy, giro di vite contro lo «spamming» via mail e via sms
4 Gennaio 2008
Stop ai messaggi indesiderati che ci raggiungono via e-mail, via fax o via sms. L’Autorità garante della privacy ha infatti deciso un giro di vite contro il cosiddetto
«spamming» e ha esplicitamente vietato l’uso di indirizzi di posta elettronica e numeri telefonici a scopi commerciali senza il consenso preventivo dei destinatari. Il Garante ha
indirizzato un provvedimento di divieto a una società che inviava in modo sistematico materiale pubblicitario ad ignari cittadini. A nulla è valsa la giustificazione dell’azienda
che affermava di utilizzare solo i recapiti presenti sugli elenchi commerciali, cioè Pagine Gialle e Pagine Utili. Il destinatario di fax, e-mail, sms e mms indesiderati, afferma
l’authority, può sempre rivolgersi al giudice civile e chiedere un risarcimento per la lesione dei propri diritti. Secondo il garante infatti lo spam può causare danni al
destinatario, che vanno dalla perdita di tempo, allo spreco della carta per stampare fino all’usura degli apparecchi interessati.