Premio Strega Mixology 2018: vince il cocktail di Ugo Acampora

8 Luglio 2018
Ugo Acampora è il vincitore del Premio Strega Mixology 2018
‘Testa Dura’ è stato il cocktail servito agli ospiti del Premio Strega 2018, che si è tenuto giovedì 5 luglio a Roma, nella storica cornice del Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Cocktail ‘Testa Dura’: Liquore Strega, Amaro Braulio, sherbet limoni e camomilla home made, succo di limone e ginger beer
Testo Maurizio Ceccaioni
Foto Andrea Di Lorenzo/Strega Mixology

Il barman Ugo Acampora con ‘Testa Dura’, (Liquore Strega, Amaro Braulio, sherbet limoni e camomilla home made, succo di limone e ginger beer), si è aggiudicato il titolo per il cocktail da servire nella serata del 5 luglio durante la 72ma edizione del ‘Premio Strega’, che per la cronaca è stato vinto da Helena Janeczek con il romanzo ‘La ragazza con la Leica’ (320 pagine, Guanda ed., 18 €), dedicato alla celebre fotografa tedesca Gerda Taro Pohorylle, che col compagno, il fotoreporter ungherese Robert Capa, documentò la Guerra civile spagnola, dove morì il 26 luglio 1937 all’età di 26 anni.

A contendersi la quarta edizione del Premio Strega Mixology, una barlady, del Chorus Cafè di Roma Solomiya Grytsyshyn, con ‘Cosmo Stregato’ (Strega, Vodka Torrone Mix, succo di limone, spuma di bacche e fiori di sambuco con yuzu) e 3 barman, oltre a Ugo Acampora: Jonathan Bergamasco, del Caffè Imperiale di Vercelli con ‘Ancora una volta’ (Strega, Tanqueray Ten Gin, succo di limone, honey mix Dzenevrà e foglie di menta; Gianluca Di Giorgio del Bocum Mixology di Palerm, con ‘Ottovolante’ (Liquore Strega, Vermouth al Pop Corn homemade, Fernet, ginger ale e twist d’arancia); Edoardo Nervo del Les Rouges di Genova, con ‘Il compositore stregato’ (Liquore Strega, whisky torbato, succo di limone, uovo aromatizzato, acqua sciroppata camomilla e menta, grattata di noce moscata).
A decidere il vincitore durante la competizione presentata da Stefano Nincevich, responsabile iniziative speciali di Bar Giornale, una giuria tecnica formata dall’amministratore di Strega Alberti Antonio Savarese e dai barman Alex Frezza, Leonardo Leuci e Samuele Ambrosi, e una di esperti, con dieci giornalist specializzati nel food&drink.
Il cocktail Testa Dura è composto da 4,5 cl di Liquore Strega, 1,5 cl di Amaro Braulio; 1,5 cl di Sherbet limoni e camomilla home made; 1,5 cl di succo di limone e 3 cl di ginger beer. Nella preparazione si versano assieme in un boston shaker (o americano) tutti gli ingredienti, meno la ginger beer. Shakerare per 10 secondi e mettere il tutto in una grossa tazza (o mug) dove si mettono dei cubetti di ghiaccio. a cubi, per terminare il drink aggiungendo la ginger beer e guarnendo con un ciuffo di menta fresca e una rondella di lime disidratato.

«Per il ‘Testa Dura’ sono partito da un concetto che mi è proprio, la testardaggine, che ho tradotto in dialetto beneventano, in ‘cap e mul’ ovvero ‘testa d’asino’ o ‘testa dura’. Da qui, per associazione mentale, sono passato al classico drink Moscow Mule, per creare un drink semplice, facilmente replicabile, fresco e servito in una ‘mug’ accattivante» ha spiegato Ugo Acampora.
Ugo Acampora è del 1988. La sua prima esperienza formativa a 25 anni, nell’FBS di Napoli (Flair Bartender School). A Roma come vice bar manager del Ristorante & Cocktail bar Baccano e dal 18 gennaio 2018 gestisce con i fratelli Giorgio (il gemello) e Gianluca il ‘Twins – cocktail wine coffee cocktail bar’, in Piazza Sannazaro 66, a Napoli.

Dall’8 al 10 ottobre 2018 l’Italia sarà il paese ospite di quest’anno al Bar Convent Berlin, il principale evento europeo per l’industria delle bevande alcoliche e i barman, bartender o mixologist, come, come li si preferisce chiamare. Cioè gente come Ugo Acampora, che sarà il barman ufficiale nello stand della Strega Alberti, nell’evento di ottobre a Berlino.
Il liquore Strega nasce a Benevento, nello storico stabilimento presso la stazione ferroviaria, dov’è tutt’ora la sede della ‘Strega Alberti Benevento Spa. Nato nella “città delle streghe” e creato da un mix aromatico di tante erbe misteriose che gli conferiscono un solo intenso e gradevole sapore, lo Strega Alberti non è una ”pozione magica”, ma un liquore che continua a mietere successi, nato come tonico-digestivo.
Da sempre usato anche in cucina nella preparazione di dolci e da qualche tempo molto apprezzato nella preparazione e presentazione di cocktail e long drink.
Maurizio Ceccaioni
Corrispondente da Roma
Newsfood.com