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Per Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e il nuovo Ministro dell’Agricoltura

Per Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e il nuovo Ministro dell’Agricoltura

By Redazione

Desenzano, 16 marzo 2013
I dieci punti del programma del fantomatico ‘ministro’ Francisco Bertolin, grillino cinque stelle, sono piaciuti a diversi lettori.

Antonio, dirigente di un Istituto di certificazione , auspica che anche Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, stratega e ideologo del Movimento Cinque Stelle, possano prendere in seria
considerazione i dieci punti del programma di  Francisco Bertolin e  li portino avanti con determinazione, se veramente vogliono fare qualcosa per le imprese agroalimentari e
salvaguardare l’ambiente.

Accogliamo il suo suggerimento e ci prendiamo l’impegno di far loro pervenire i due articoli. E lo invieremo anche a Francesco, il nuovo Papa così vicino ai bisogni della
gente.

Giuseppe Danielli
Direttore di Newsfood.com
 

Inizio messaggio inoltrato:
Da: “Antonio”  
Oggetto: Risposta a sostegno del Ministro Grillino…(alias) Francisco Bertolin
Data: Roma, 16 marzo 2013 18:47:49 CET
 

Caro direttore,
complimenti per l’articolo pubblicato oggi su Newsfood.com
“Francisco Bertolin, grillino cinque
stelle, ‘candidato’ nuovo Ministro dell’Agricoltura, dell’Alimentazione e dell’Ambiente”

Mi permetto di inoltrarle un mio pensiero a sostegno.
Mi sembra che il Ministro all’Agricoltura, Alimentazione e Ambiente grillino, se il suo interlocutore è in grado di passare dal dire-scrivere al fare, sarebbe una brillante scelta.

Nuovo volto, poche idee ma chiare, dietro a battute c’è una conoscenza dei problemi, i paragoni calzano perfettamente, sono precise e lucide le mancanze di un Ministro attuale resuscitato
“democristianamente parlando”  dopo un referendum assurdo che lo aveva abrogato.

Pensate il BelPaese, 250 mld di euro di giro d’affari annuo fra diretto e indiretto, indotto ed export riferibile al Mondo Agricolo-Alimentare, senza una politica agricola, anzi una politica
economica agro-alimentare-ambientale…turistica.

E’ il collegamento alimentazione-ambiente che suscita in me la vera innovazione buttata lì dal “Ministro grillino”.  Vuol dire che non parleremo più di agricoltori piccoli e
grandi, di latifondismo e di guardiani della zolla, di agricoltura senza terra e di controlli non fatti, di PAC europea e di elemosina alle sentinelle del Parco….. ma il Ministro Grillino
proporrebbe/propone (lo immagino già in cattedra!!) che sia l’Uomo Agricoltore il soggetto centrale, non la burocrazia della PAC  e le alchimie dei PSR e altre sigle che non fanno
altro che cercare di accontentare tutti, scontentando anche chi non c’entra nulla: parlo di noi consumatori.

Come consumatore perché l’Italia non ha una SUA politica agricola economica, una SUA idea di agricoltura in Europa e soprattutto come mai il BelPaese non pone al centro di ogni questione
1/6 – 1/7 del SUO PIL in ogni tavolo politico?
Perché come consumatore -che giro il Mondo  per lavoro e diletto- devo andare fiero di essere italiano per il tipo di alimentazione e nutrizione che da secoli abbiamo creato e diffuso
nel Mondo, e poi mi capita di entrare in un Ristorante Italiano (di nome, di fatto, di camerieri e di titolare) a New York e mangiare un piatto di “Tagliatelle alla Bolognese” con un condimento
di sole verdure, panna e arachidi?

Manca il controllo, la tutela dei nostri nomi e prodotti.
Non credo che sia possibile chiamare un’auto “Fiat” a Singapore se non fabbricata in una azienda Fiat!

Infine, il nostro neo-Ministro Grillino (spero tanto che esista sul serio!) riproponga un sistema e fattori di produzione collegati alla terra agraria, al suolo, all’ambiente, alle acque, alle
case, ai fabbricati rurali in termini di RIQUALIFICAZIONE e RIORDINO piuttosto che rapinare altro spazio vitale per nuove costruzioni o ‘piantagioni’ di pannelli solari.

Mi sembra di aver letto recentemente che, in Italia,  nelle città capoluogo di Provincia (nome di territorio amministrato  che il Ministro Grillino non ha mai citato, ci
sarà un motivo!) ci sono mediamente 6.000 case vuote ogni 200.000 abitanti e altre 2.000 locali abitativi o di esercizi in vendita e in affitto.

In Germania si parla di un rapporto ridotto quasi di un decimo, cioè da 6.000 a 600 ! sicuramente la Germania fa i suoi interessi quando parla di regole, di blocco, di euro da difendere,
di ridimensionamento, ma i nostri Ministri dell’Agricoltura (non solo gli ultimi 4 riportati in foto nell’articolo di Newsfood.com) dove erano negli ultimi 20-30 anni?

La Germania sbaglia, e molto, quando gioca su tavoli nascosti e diversi e usa leve finanziarie di comodo e di proprietà altrui per aumentare ancor più il divario con gli altri
Paesi.

Caro Ministro grillino, se ci sei batti un colpo e mostrati, soprattutto per porre al centro del programma ministeriale la multifunzionalità e la poligeograficità dell’Uomo
Agricoltore, il blocco dei terreni agrari migliori depauperati e rapinati, la questione acqua a 360 gradi non solo se deve essere pubblica o privata, le gabelle inutili di enti consortili di
difesa, di tutela e di bonifica che non fanno il loro mestiere perchè controllati-controllori (tipica mania italiana di fare tutto in famiglia e che – a ragione – dà fastidio alla
Germania e all’Europa), l’eliminazione dei doppioni di ruoli per le stesse funzioni ma soprattutto di gestire sempre il ruolo dell’altro e non portare a termine il proprio, l’eliminazione delle
furberie di non rispettare le regole e anche le quote se ci sono, l’introduzione del principio sacrosanto che chi sbaglia paga e solo i “cocci ” sono suoi e non anche le buonuscite milionarie per
i danni creati all’impresa, alla collettività e al Paese.

Ma forse queste ultime cose non succedono in Agricoltura, ma nella finanza e nell’industria di sicuro, Sì.

Caro Ministro Grillino, proceda, noi “agricoli” ci siamo! Grazie per l’ospitalità.          
 Antonio C.
 
Commento all’articolo:
“Francisco Bertolin, grillino cinque
stelle, ‘candidato’ nuovo Ministro dell’Agricoltura, dell’Alimentazione e dell’Ambiente”

per Newsfood.com

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