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Massimo Mucchetti e Franco Mirabelli incontrano il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici

Massimo Mucchetti e Franco Mirabelli incontrano il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici

By Redazione

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Date: Tue, 29 Jan 2013 09:48:00
Subject: Massimo Mucchetti, Franco Mirabelli, incontro con il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici.

A s s o e d i l i z i a
Il Presidente di Assoedilizia ha incontrato gli esponenti lombardi e candidati al Senato del PD

COLOMBO CLERICI: COME DISMETTERE IL PATRIMONIO PUBBLICO PER ABBATTERE IL DEBITO  

Il Presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici si è incontrato con esponenti di alto livello del Pd lombardo sul tema immobiliare, con particolare riguardo agli investimenti, alla
attività produttiva, alla tassazione e alla funzione sociale della proprietà edilizia, sia nel comparto  residenziale, sia nel comparto commerciale.

Partecipavano Michele D’Amico, Giunta Esecutiva di Assoedilizia; Marilisa D’Amico, consigliere comunale e costituzionalista, candidata al Senato, Massimo Mucchetti, gia’ vice direttore del
Corriere della Sera e  Franco Mirabelli, consigliere regionale PD, entrambi candidati al Senato, ed Erminio Quartiani, Deputato uscente.  

Analizzando il comparto in ottica sia nazionale, sia regionale, Colombo Clerici ha affermato: « Nella dismissione dei beni pubblici ( immobili e partecipazioni ) Stato ed enti locali non
devono comportarsi come un qualunque privato cittadino: cessione materiale del bene ad un acquirente terzo.

Con la conseguenza che, se debbono dismettere in tempi brevissimi e gli immobili non si trovano nelle condizioni ottimali per la vendita, alla fine essi son costretti a “svendere”( la
rivalutazione del bene finisce per farla l’acquirente e non il venditore ).

Ma dovrebbero conferire i beni stessi in fondi affidati alla gestione di appositi soggetti creati sempre dall’ente pubblico, finalizzando la stessa alla loro rivalutazione: una sorta di processo
di finanziarizzazione degli immobili pubblici. I titoli rappresentativi dei fondi andrebbero collocati sul mercato della libera sottoscrizione da parte dei risparmiatori privati.

E’ chiaro che , ove la redditività dei beni non bastasse a rendere competitivo questo investimento rispetto ad altre forme di investimento, il prezzo di collocamento dovrà tener
conto dell’esigenza di rendere lo stesso remunerativo: in altri termini il prezzo sarà adeguatamente ridotto rispetto a quello di mercato. In tal modo potranno esser conferiti utilmente
nel fondo anche immobili dalla scarsa o nulla redditività diretta, come ad esempio quelli destinati all’attività istituzionale degli enti pubblici.

Verrà a crearsi un mercato di tali titoli, in cui i valori potranno apprezzarsi man mano che la gestione dei beni porterà gli stessi ad una valorizzazione economica.Lo Stato e gli
enti pubblici conferenti, ove mantenessero in portafoglio una quota dei titoli emessi, con la rivalutazione degli stessi nel tempo, potrebbero anch’essi beneficiare di un vantaggio
patrimoniale.

E’ opportuno aggiungere che tale forma di dismissione, a differenza della cessione materiale dei beni, non avrebbe interferenze negative sul mercato immobiliare, in quanto non produrrebbe un
repentino accrescimento dell’offerta immobiliare”.

Colombo Clerici ha sottolineato inoltre l’eccessiva tassazione degli immobili.

Ha aggiunto che la recente normativa ha drasticamente ridotto (dal 15 al 5%) la deduzione forfetaria ai fini Irpef delle spese di manutenzione, gestione, amministrazione degli immobili locati,
come se si trattasse di un’agevolazione fiscale e non viceversa del doveroso riconoscimento di costi relativi alla produzione del reddito per i contribuenti non “tassati secondo bilancio”, che
peraltro vengono colpiti, non va dimenticato, anche dalle nuove addizionali Irpef.  

Concludendo con l’esigenza che la futura politica fiscale riguardante il settore immobiliare tenga in considerazione gli investimenti del risparmio negli immobili locati, i quali da un lato
assolvono ad una precisa funzione sociale, come strumenti per rispondere alle esigenze abitative di parte della popolazione e d’altro lato rappresentano una forma di finanziamento indiretto delle
attività produttive, commerciali, artigianali e professionali.

Foto: da sin. Franco Mirabelli, Achille Colombo Clerici, Massimo Mucchetti

Redazione Newsfood.com

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