Pechino. Ippopotami e coccodrilli nel menù dello zoo

24 Maggio 2010
Mangiare ma non toccare? Chi visita lo zoo di Pechino può approfondire la conoscenza degli animali anche in maniera culinaria. La struttura offre infatti menù particolari, con
piatti a base delle creature esposte (come ippopotami, canguri o coccodrilli).
A dare la notizia, il quotidiano britannico “Guardian” che cita fonti locali (il giornale “Legal Daily”).
Come spiegano gli esperti britannici la faccenda è complessa.
La posizione delle autorità è ambigua. Di base, il governo permette la vendita delle pietanze in questione (i prezzi vanno da 100 a 1000 yuan, circa 15-1000 Euro), anche se esiste
una frazione dissidente, la China Academy of Social Sciences, che spinge per una legge limitativa.
Inoltre, i responsabili dello zoo minimizzano facendo notare come gli ingredienti vengano da creature cacciate lontano da Pechino e che quindi gli “inquilini” non corrano pericoli.
Ciò non cancella l’indignazione degli animalisti, della Cina e non.
Spiega Ge Rui, di International Fund for Animal Welfare: “E’ comunque inappropriato. Una delle missioni dello zoo è promuovere l’amore per gli animali e il desiderio di proteggerli, ma
vendendone la carne si stimola il consumo e si aumenta la pressione sugli animali selvaggi. E’ socialmente irresponsabile”.
Paradossalmente, gli animalisti riconoscono come la situazione è migliorata rispetto al passato.
Fino a poco tempo fa, vicino alle gabbie si potevano trovare cartelli che indicavano le parti più prelibate delle creature e i loro eventuali vantaggi secondo la medicina tradizionale
cinese.
Fonte:Jonathan Watts, “Hippopotamus on menu at Beijing zoo”, Guardian 21/05/010
Matteo Clerici
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