Pasta, avviso CNR: il frumento italiano rischia l’estinzione

24 Maggio 2013
Il clima mette a rischio il Made in Italy, arrivando a minacciare il cereale materia prima della pasta.
A dirlo, una ricerca del Consiglio Nazionale Ricerche CNR, prossimo ad ospitare il convegno “Genetics and Breeding of Durum Wheat” (il
prossimo 27-30 maggio).
A fare il punto della situazione, il dottor Domenico Pignone, del CNR di Bari, sezione Istituto di genetica vegetale.
L’analisi di Pignone inizia da lontano, facendo notare un cambiamento nella gestione delle materie prime: rispetto al passato, l’Italia ha ridotto la produzione interna, diventando dipendente
dall’estero per il 40% del necessario. Tuttavia, molto dell’export arriva da Paesi del Mediterraneo e rimane la produzione interna, circa 4,2 tonnellate di frumento duro. Secondo Pignone
è colleghi, il nodo è questo: i cambiamenti climatici potrebbero modificare a tal punto l’area del Mare Nostrum da rendere impossibile la coltivazione, spingendola verso Nord.
Perciò, conclude il ricercatore: “E’ necessario mettere a frutto strategie di miglioramento genetico tali da permettere lo sviluppo di un prodotto di qualità, in grado di dare
produzioni sostenibili nell’ambito dei nuovi scenari”.
Matteo Clerici